Zakia Seddiki, marocchina, è stata la moglie di Luca Attanasio.
Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, viene ucciso prima di raggiungere un convoglio delle Nazioni Unite, a Goma.
La morte di Attanasio: il dolore di Zakia
Luca Attanasio nacque nel ’77 e si laureò in Economia, subito dopo gli studi si dedicò immediatamente alla vita politica, nella speranza di poter contribuire a un cambiamento che aiutasse le popolazioni più deboli. Ha sempre affrontato le sue spedizioni con grande spirito di sacrificio, credendo in un ideale di coalizione culturale che potesse donare beneficio ai più deboli, diventando meno di dieci anni fa ambasciatore per il Congo, fino al suo ultimo viaggio.
In quel viaggio, che di Nazioni Unite aveva ben poco, doveva discutere dei fondi disponibili che sarebbero arrivati dal PAM. Con lui sono morti il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo.
Antonio Romeo, sindaco di Limbiate, ha espresso la sua stima e il suo dolore pubblicamente.
La storia dell’amore nato in Messico
Durante una visita di Attanasio al consolato di Casablanca, i due si conoscono e si innamorano. Luca vive qualche anno in Svizzera e in Nigeria, poi si sposta definitivamente in Congo.
Zakia oggi è la mamma di due gemelle di circa cinque anni e di una figlia maggiore di circa sette avute proprio da Luca.
Una vita per salvare l’Africa
Zakia, come il marito, si dedicava allo sviluppo africano e fondò la ONG Mama Sofia a Kinshasa, di cui era presidente. L’organizzazione ha come obiettivo la tutela dei bambini della Repubblica Democratica del Congo.
La coppia ha ottenuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace.
Molte sono state le illazioni rivolte negli anni alla persona di Luca che avendo sposato una donna credenza differente era stato accusato di essersi convertito alla religione di Allah. Alle persone che hanno amato Attanasio non è piaciuto il tono accusatorio in queste parole, e perfino il suo parroco di fiducia Don Angelo, ha smentito categoricamente ciò, descrivendo Luca come un perfetto cattolico dedito alla sua religione. Non ha retto nemmeno l’ipotesi che la conversione fosse dovuta a burocrazie matrimoniale, anche queste sono state rigettate dal Don Angelo.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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