Sono trascorsi ormai quasi dieci anni dalla morte della bellissima giornalista Capulli. Ma la Capulli non era solo bellissima, è stata anche una talentuosa giornalista e un’ottima conduttrice, che con la sua dedizione è diventata un volto storico del TG2. Ricordiamola insieme.
Biografia e carriera di una talentuosa maceratese
La giornalista nasce negli anni sessanta a Macerata, cresce però in provincia. Studia giornalismo, questo le consente di iniziare una gavetta che la condurrà verso il lavoro della sua vita. Laureata in lettere e fervente sostenitrice della dieta vegetariana, collabora con il Corriere Adriatico e Il Messaggero Marche. Da ragazza fondò anche una radio locale.
Quando arriva in Rai le viene data la conduzione dell’ora di pranzo, perché il direttore del Clemente Mimun dell’epoca rimase stupefatto da un’intervista che Maria Grazia fece a Chiambretti, presentatore all’epoca del Festival più importante d’Italia.
Lavorò diversi mesi nella capitale dell’amore e poi si dedicò alla cura di diverse rubriche quasi sempre incentrate sugli articoli di natura letteraria, visti i suoi studi. Per diversi anni alternò i suoi turni con i colleghi per la conduzione dei telegiornali serali, per poi tornare a quella delle tredici.
Una vita breve, ma ricca di premi e riconoscimenti
Maria Grazia ha dedicato la sua vita a promuovere un giornalismo reale, ma anche l’interesse per la letteratura, suo grande primo amore; difatti ha presentato anche diverse premiazioni letterarie importanti, come Premio Strega, Viareggio, Scanno e Campiello. Fu anche parte della giuria per il Premio Rapallo dedicato alle donne e per quello di Castiglioncello.
Poco prima degli anni duemila riceve il Premio Personalità Europea per il Giornalismo, e subito dopo quello di Sulmona. Ottiene anche quello di Marchigiana dell’anno. Ne ottiene parecchi di riconoscimenti, fino a quello da parte della sua città d’origine, il Premio Collevario. Fu anche eletta per ben tre anni come la giornalista più apprezzata.
Maria Grazia e la malattia che la portò via ai suoi cari
La Capulli muore nella capitale nell’ottobre di ormai dieci anni fa. A strapparla così violentemente dalla vita fu un tumore al seno, alla giovane età di cinquantacinque anni.
La veglia fu tenuta nella chiesa di Santa Chiara, mentre il funerale si svolse poi nella chiesa di Santa Maria a Camerino. Oggi, per chiunque voglia porgerle un saluto, Maria Grazia giace nel cimitero di Valcimarra, dove risiedono anche i suoi cari.
Ogni anno, il quindici di agosto, parenti e amici ricordano la meravigliosa donna che è stata, essendo questo il giorno del suo compleanno. Viene celebrata una breve messa davanti alla cripta di famiglia, per rispetto anche del suo smisurato legame con le sue origini marchigiane.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
Ma le informazioni non sono tutte uguali. Se ti arriva un’informazione e da essa non piangi, non ridi, non respiri, non ti disperi o non gioisci, essa non ti serve a nulla.
Perché l’informazione è la libertà di un popolo. Ed é nelle nostre emozioni che si avverte la vera essenza della libertà.
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