Nasce ad aprile di cinquantasette anni fa ed è la seconda moglie di Pino Daniele, scomparso da dieci anni. Inizia la sua carriera in gioventù, sfilando per Versace e Armani. Fin da bambina, con l’appoggio di sua mamma, ha la passione per la moda e frequenta un corso di portamento.
Fabiola Sciabbarrasi: un amore vero e tormentato con Pino Daniele
Dopo il matrimonio con il cantante neomelodico però, Fabiola, decide di mettere in pausa la sua carriera e si dedica alla famiglia. Il loro amore nasce nel ’92, grazie a Troisi: scatta subito un colpo di fulmine e il cantante lascia la prima moglie, Dorina Giangrande, con cui ebbe due figli. Dalle loro nozze nascono tre figli: Sara, Sofia e Francesco. Fabiola ha anche scritto una biografia proprio sull’amato marito.
Ha raccontato in un’intervista della loro vita: i momenti di gioia, le difficoltà; ha descritto Pino come un buon padre e un buon marito, nonostante i problemi, nonostante l’allontanamento. Ha parlato della simbiosi di Daniele con la sua arte, di come ogni avvenimento della loro vita diventasse presto un brano. Ma soprattutto, ha spiegato come avrebbero dovuto scusarsi e non l’hanno fatto a causa del tempo mancato; ha aperto la propria intimità: rivelando quanto spesso si sia sentita sola e annoiata e di come per lei fu devastante quando Pino si innamorò di Amanda Bonini.
Luca di Tolla: il nuovo amore di Fabiola
La Sciabbarrasi nel 2019 incontra Luca di Tolla. I due vengono immortalati dal settimanale Chi in un ristorante di Napoli. Luca è dieci anni più giovane della compagna. Si è laureato in Scienze Biologiche e in alimentazione e nutrizione. Oggi è un nutrizionista affermato e ha proseguito i suoi studi in Scienza dell’alimentazione Applicata negli Sportivi, specializzandosi nell’integrazione dello sport. E’ diventato anche un preparatore atletico presso il Coni di Milano.
Pino Daniele: l’icona del neomelodico
Pino nasce in una famiglia umile, cresce con le zie che sostengono la sua passione per la musica. Suona fin da ragazzo cavalcando con i suoi gruppi la scena musicale fin dagli anni settanta. Diplomato alla ragioneria studia chitarra da autodidatta e ben presto diventa uno dei cantautori neomelodici più famosi di tutti i tempi.
Rinnova il concetto di neomelodico con gli album Terra mia e Nero a metà, quest’ultimo è considerato forse il più importante dei suoi album, essendo un omaggio a Musella e un esempio di connubio perfetto fra melodie neomelodico e blues.
Lavora al fianco di moltissimi compositori del calibro di Battiato, Dalla e De Gregori. Vince tantissimi riconoscimenti, dal Nastro d’Argento al premio Tenco. Pino muore all’improvviso, all’inizio del gennaio di esattamente dieci anni fa, stroncato da un infarto. Una morte che ha commosso la nazione, procurandogli definitivamente una sedia al tavolo dell’olimpo dei musicisti.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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