Franco Battiato: malattia, moglie, causa morte, canzoni e frasi
Franco Battiato è un cantante e compositore versatile morto a 76 anni un anno fa e, come mostrato dallo speciale di Rai Uno andato in onda ieri sera dedicato al cantautore, sebbene già molto popolare in Italia, non ha mai smesso di sperimentare fino alla fine dei suoi giorni: ha composto per film, opera e balletti, diretto film e si è anche dedicato alla pittura con ottimi risultati anche in quell’ambito.
Battiato è morto il 18 maggio dopo una lunga battaglia con la malattia. Il cantautore, compositore e regista è morto nella sua casa di Milo, Catania nella sua nativa Sicilia, dove è tornato nel 2019.
Il geniale uomo “rinascimentale” nasce nel 1945 e la sua portata creativa e il suo ingegno inventivo gli valsero il soprannome di Il Maestro tra i contemporanei, tra cui Giorgio Moroder.
Dopo essersi trasferito a Milano e aver lottato per affermarsi come cantautore nel 1960, ha iniziato a suonare con un sintetizzatore VCS3.
Nel corso dei decenni, ha collaborato con diversi musicisti italiani e internazionali e ha prodotto un’iconica cover della canzone dei Rolling Stones ‘Ruby Tuesday’, che ha catapultato la star al riconoscimento internazionale, dove il suo eccentrico fascino ha conquistato una legione di fan anche oltre oceano.
Battiato ha continuato con la musica fino al 2010 ed è stato in tour con la sua vecchia collaboratrice dell’Eurovision Alice, per tutto il 2016 prima di un concerto di addio a Catania nel 2017.
Successivamente ha lottato con la malattia che lo aveva colpito e si è ritirato nel 2019 in Sicilia, dove è poi deceduto due anni dopo.
È sopravvissuto dal suo eclettico corpo di lavoro, in una vasta gamma di campi diversi e dalla sua produzione pionieristica nella new wave era.
Le canzoni di Franco Battiato erano strane ma irresistibilmente orecchiabili
Il cantante e compositore italiano è stato uno dei grandi sperimentatori della musica pop.
Per più di 50 anni, il musicista ha confuso gli ascoltatori con oscuri riferimenti alla filosofia e al misticismo, mentre li affascinava con le sue melodie.
Ha riscosso un enorme successo in Italia e merita di essere ricordato come uno dei grandi del pop sperimentale.
Il suo periodo di massimo splendore è venuto da “L’era del cinghiale bianco” (1979) a “Come un cammello in una gondaia” (1991), che si apre con la pensosa “Povera patria”, destinata a diventare la colonna sonora ufficiale delle manifestazioni antimafia degli anni 1990 e, in qualche modo, monumentalizzare Battiato come intellettuale – un altro modo di “normalizzarlo”.
Ma quali sono le cause della morte di Franco Battiato?
Il riserbo che il Maestro e la famiglia hanno mantenuto sugli ultimi anni della sua vita è stato impenetrabile. La malattia di Battiato resterà un mistero, eppur in molti sapevano che fosse malato da tempo.
Uno dei sacerdoti che ha officiato il rito funebre, nonché amico del cantautore, ha affermato che Battiato soffriva ormai da tempo di una malattia degenerativa con la quale aveva combattuto fino alla fine. L’ultima apparizione di Battiato risale al 2019 in occasione del suo ultimo disco intitolato, ironia della sorte, Torneremo ancora.