L’ annuncio del regista Ridley Scott riguardo l’uscita di una serie tv incentrata su Blade Runner ha scatenato la curiosità e l’attesa dei fans in tutto il mondo, che non vedono l’ora di poter vedere questo capolavoro annunciato. Scott è infatti l’autore di entrambi i film campioni d’incassi.
Scopriamo insieme quando uscirà il tanto atteso sequel.
Blade Runner: come tutto è iniziato
Blade Runner è ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi di Philip Dick. Il film è stato realizzato con più versioni e l’unica su cui Scott ha esercitato pieno potere decisionale è The Final Cut. La laboriosità tecnica e le location futuristiche sono le caratteristiche principalmente apprezzate dai fans di questo cult noir.
Il film è ambientato in una Los Angeles futuristica dove un ex cacciatore è ingaggiato per acciuffare sei replicanti scappati da un centro per alieni. I replicanti tentano di vivere il più a lungo possibile introducendosi nella corporation che li ha creati con la speranza di riuscire a disattivare il timer che indossano e che indica la fine della loro vita. Sarà l’amore che legherà il protagonista Deckard con una replicante che gli ha salvato la vita a innescare una serie di dubbi e incertezze sulle reali emozioni umane che gli androidi possono provare.
Alla fine, l’antagonista per eccellenza del film, Roy, muore dopo aver aiutato Deckard, recitando il monologo storico che inizia con “Io ne ho viste di cose che vuoi umani…”. Deckard, sotto shock, riceve i complimenti dal collega Gaff, mentre trova l’ennesimo origami a forma di unicorno. Un dubbio fondamentale si insinua nella mente di Deckard: e se anche lui fosse un replicante a cui sono stati impiantati dei ricordi?
Blade Runner 2049: un sequel che non delude
L’idea del film viene agli sceneggiatori già subito dopo la pubblicazione del libro, persino Scorsese era interessato a girare l’adattamento, ma non acquisì mai i diritti in merito, al contrario li acquisisce Herb Jaffe, solo che la sceneggiatura di suo figlio non piacque affatto a Dick. Alla fine fu Scott ad accettare la proposta con l’obiettivo di tenere la mente impegnata e non pensare alla recente morte del fratello.
Il sequel Blade Runner 2049 ci traporta trent’anni dopo le vicende del primo, con un nuovo blade runner, K, che acquisisce un’informazione in grado di destabilizzare l’intera società moderna. Si mette subito alla ricerca di Deckard. Anche il nuovo protagonista è un replicante. La pellicola si concentra di nuovo sul ruolo che la tecnologia ha all’interno della società, affrontando il tema dell’identità umana, il significato dell’esistenza e il rapporto fra il presente e il passato.
Blade Runner 2099: il grande ritorno di Harrison Ford
Il nuovo Blade Runner è stato a lungo rimandato, si mormorava già qualcosa nel 2017, ma adesso finalmente, la serie televisiva, composta da dieci episodi e che fungerà da sequel, sta arrivando.
A Dicembre 2024 c’è stato l’annuncio della fine delle riprese. Entro quest’anno quindi vedremo la nuova serie, scritta e prodotta da Silka Luisa, su Amazon Prime Video. Già tre anni fa, quando Tom Spezialy era stato incaricato come produttore esecutivo, era stato annunciato il titolo della nuova serie: Blade Runner 2099.
La produzione ci porterà nello stesso universo che fece la storia insieme ad Harrison Ford, ma sarà la perfetta continuazione del secondo capitolo, con un ritorno del protagonista originale insieme a Ryan Gosling.
Da quello che ci è dato sapere, la storia di questo nuovo capitolo si svolgerà cinquant’anni dopo la fine del secondo film; ci sarà Cora, una ragazza che riesce a sopravvivere nel mondo moderno mutando sempre la sua identità, ma quando scoprirà che suo fratello è in pericolo farà di tutto per salvarlo, insieme ad Olwen.
Una carriera nei film d’azione: la storia di Harrison Ford
Ford, oggi ottantatreenne, nasce nell’Illinois, sotto il segno del cancro ed è diventato una figura di spicco nel cinematografo grazie alle iconiche saghe di Guerre Stellari e Indiana Jones.
Con una splendida stella sulla Walk of Fame di Hollywood, il pluripremiato attore inizia la sua carriera con piccoli ruoli, ma stufo di non veder decollare il suo talento, si improvvisa carpentiere e cameraman per mantenere la famiglia. Questo fino a quando non ottiene una parte in American Graffiti. Ma è Spielberg a scegliere Harrison per il ruolo di Ian Solo; parte che lo ergerà a divo del cinema. A cavallo degli anni ottanta recita in Apocalypse Now, sotto la direzione di Coppola. In Indiana Jones capitò dopo la rinuncia di Tom Selleck, fortuitamente.
Riprende il posto in classifica come uomo più ricco del mondo con la partecipazione a Il risveglio della Forza. Negli ultimi anni ha ottenuto l’ennesima candidatura per un premio Emmy recitando nella serie Shrinking.
Harrison si sposa per ben tre volte durante la sua vita: la prima con Mary Marquardt da cui ha due figli, Benjamin e Willard; la seconda volta con Melissa Mathison con cui ha Malcom e Georgia e adesso è legato con Calista Flockhart, sua collega, di cui ha anche adottato il figlio. Una delle tante curiosità di Ford è il suo forte legame col mondo, la lotta per contro l’inquinamento ambientale e il fatto che sia un ottimo pilota di aerei ed elicotteri.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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