Se hai cartelle esattoriali in sospeso, probabilmente ne hai sentito parlare: la rottamazione quinquies sta facendo capolino nel dibattito politico. Ma attenzione: al 28 luglio 2025, questa misura non è ancora realtà. Non esiste un modulo, una scadenza, né un iter aperto. Solo una proposta, ancora in Commissione Finanze.
E allora cosa cambia? E chi può ancora rientrare nella rottamazione quater, quella già in corso ma con scadenze imminenti?
Proviamo a fare chiarezza, parlando semplice.
Rottamazione Quater: ultima chiamata entro il 31 luglio
Partiamo da ciò che è attivo adesso.
Chi ha chiesto la riammissione alla rottamazione quater entro il 30 aprile 2025 ha ricevuto comunicazione delle somme dovute.
Ora deve pagare la prima rata (o l’unica) entro il 31 luglio 2025. C’è una mini-tolleranza: massimo 5 giorni di ritardo. Quindi entro il 5 agosto. Oltre questa data? Si decade.
E decadere non è una passeggiata: il debito torna a essere esigibile in forma piena, con interessi, more e possibilità di pignoramenti.
Il piano consente al massimo 10 rate: luglio e novembre ogni anno, fino al 2027. Ma non ci si può permettere neanche un errore: chi salta una rata decade, anche se ha già pagato le precedenti.
Ma allora cos’è questa “rottamazione quinquies”?
Un’idea. Una bozza. Un disegno di legge (AS 1375) in discussione in Senato.
È contenuta in una proposta per la prossima Legge di Bilancio 2026. Se passa, entrerà in vigore probabilmente tra primavera e estate 2026.
Ma nulla è sicuro. Il Governo potrebbe approvarla, modificarla, o cancellarla. Ecco perché, oggi, nessuno può ancora aderire.
Eppure, è giusto sapere cosa prevede. Perché potrebbe essere una chance per molti.
Le novità previste: rate lunghe e decadenza più morbida
Se venisse approvata così com’è, la quinquies sarebbe più favorevole della quater.
Ecco alcuni punti chiave:
- Debiti ammessi: quelli affidati alla riscossione dal 2000 al 2023
- Durata: fino a 120 rate mensili (10 anni!)
- Prima rata leggera: niente maxi-rata iniziale
- Decadenza morbida: anche con 8 rate non pagate (non consecutive) si resterebbe nel piano
Tradotto: più tempo, meno pressione, e una maggiore tolleranza agli imprevisti.
Un’altra possibile novità? L’ISEE. Si valuta se limitare l’accesso a chi dimostra difficoltà economiche, per evitare che venga usata da chi può pagare senza agevolazioni.
Attenzione: non vale per tutti
Anche se venisse approvata, non coprirà ogni tipo di debito.
Rimarrebbero esclusi:
- Aiuti di Stato da restituire
- Multe penali
- Tributi locali non affidati alla riscossione nazionale
- Sanzioni della Corte dei Conti
In sostanza, vale solo per debiti fiscali e contributivi a gestione Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per multe comunali e simili, ogni Comune deciderà se aderire con un piano proprio.
Ma quindi cosa devo fare adesso?
Dipende. Ecco tre casi possibili:
- Se sei stato riammesso alla Quater: paga entro il 31 luglio (o 5 agosto max). È l’unico piano attivo ora.
- Se sei decaduto senza riammissione: non puoi rientrare più nella quater. Devi aspettare (forse) la quinquies nel 2026.
- Se non hai mai aderito a nulla: tieniti informato, ma non aspettare passivamente. Verifica se puoi rientrare in altri strumenti ordinari o rateizzazioni classiche.
Domande frequenti
La rottamazione quinquies è legge?
No. È solo una proposta in discussione in Senato, all’interno della bozza della Legge di Bilancio 2026.
Quando entrerà in vigore?
Se approvata, tra aprile e giugno 2026. Ma ad oggi non c’è alcuna certezza.
Chi potrà aderire?
Chi ha debiti fiscali e contributivi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023. Potrebbero esserci limiti legati all’ISEE.
Se salto una rata della Quater ora, posso entrare nella quinquies?
Non si sa. Nessuna norma ufficiale lo prevede. Rischi solo di decadere senza alternative.
Dove posso controllare la mia posizione?
Nel sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, accedendo con SPID o CIE. Troverai lo stato delle tue cartelle e le comunicazioni recenti.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






