Rottamazione quater, 250mila contribuenti riammessi. Nuove scadenze: il primo pagamento da segnare è il 9 giugno. Ecco tutte le informazioni
È andata: la finestra per tornare in pista con la Rottamazione quater si è chiusa il 30 aprile, e a spuntarla sono stati in 250mila. Un numero niente male, considerando che i potenziali interessati erano circa il doppio. Chi è stato riammesso riceverà a breve una comunicazione digitale dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Dentro ci saranno il totale da pagare e i bollettini, così ognuno potrà decidere se saldare tutto in un colpo entro il 31 luglio oppure diluire il pagamento in dieci rate. Le prime due sono fissate per il 31 luglio e il 30 novembre 2025. Le altre si spalmano tra il 2026 e il 2027. Ma andiamo a vedere tutti i dettagli.
Le novità
La novità è che la riapertura della Rottamazione è durata fino al 30 aprile 2025. Ma occhio: era destinata solo a chi, entro il 31 dicembre 2024, era già decaduto per non aver pagato in tempo o per aver versato troppo poco. Non è stato un “liberi tutti”, ma un rientro mirato. La definizione agevolata resta, in teoria, vantaggiosa: niente sanzioni, niente interessi di mora. Si paga il debito nudo e crudo, quello affidato all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Sembra un’offerta da non lasciarsi sfuggire.
Peccato che la storia ci insegni che l’entusiasmo iniziale è spesso effimero. Durante la Rottamazione ter, per dire, circa il 70% di chi aveva aderito è poi sparito nel nulla. Le buone intenzioni abbondano, ma i bonifici un po’ meno. E non è solo questione di cattiva volontà. Spesso la gente parte convinta, poi arriva una spesa imprevista, un lavoro che salta e la rata resta lì, impolverata.
Le scadenze
Per chi sta già beneficiando di questa possibilità, la prossima rata della Rottamazione quater scade ufficialmente il 31 maggio 2025, ma grazie ai 5 giorni di tolleranza e al fatto che il termine cade in un periodo festivo, si potrà pagare senza problemi fino a lunedì 9 giugno.
È importante non sforare, perché in caso di pagamento in ritardo, incompleto o saltato del tutto, si perdono tutti i benefici della definizione agevolata, e quanto versato viene considerato solo un acconto. Le altre rate seguiranno le scadenze indicate nella comunicazione ricevuta o consultabile online. Attenzione: il Milleproroghe ha riaperto solo ai decaduti entro fine 2024, non ai ritardatari del 2025.
Mi chiamo Antonetta Del Prete, classe 1991 e sono laureanda in Lettere. Da sempre mi piace leggere libri, soprattutto i fantasy, e scrivere in particolare di cinema, gossip, spettacolo, serie TV e tanto altro.