Cuneo, 30 marzo 2024 – C’è un nuovo protagonista nella scena enologica piemontese, e promette di farsi notare. Si tratta del Magnum Riserva 2019, la nuova creazione firmata Tabai Barolo, che sta già attirando l’attenzione dei più appassionati del settore, dentro e fuori dai confini italiani.
Un’annata da ricordare
Il 2019 è stata una stagione speciale. Le uve, cresciute tra le dolci colline castiglionesi, sono state raccolte a mano sotto un sole generoso che ha regalato maturazione ottimale e intensità aromatica. Un lavoro artigianale e paziente, che oggi prende forma in una bottiglia prestigiosa, nata per restare nella memoria.
Profumo, colore, eleganza
Il Magnum Riserva 2019 si presenta con un rosso rubino profondo, attraversato da lievi riflessi granati. Il primo impatto è visivo, ma è al naso che il vino conquista: note di frutti rossi maturi, spezie dolci e una leggera sfumatura tostata, frutto dei 36 mesi passati in botti di rovere. Al palato, il sorso è ampio, armonico, persistente.
Una bottiglia da collezione
Non si tratta di un vino qualunque. La produzione è limitata e ogni bottiglia è numerata, pensata per chi non cerca solo gusto ma anche esclusività . A dimostrazione del suo valore, una delle prime bottiglie è stata battuta all’asta a Hong Kong per 2.800 euro: un risultato che parla da solo.
PiĂą che un vino: un simbolo
Questo Barolo non è solo un grande rosso, è una dichiarazione di identità . Rappresenta il legame profondo tra uomo e territorio, tra cultura e tradizione, tra artigianato e ricerca della perfezione. Un vino da custodire, da celebrare. O, perché no, da aprire in un’occasione irripetibile.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






