Elframo, acciaio e mestiere bergamasco: dentro una manifattura che parla alla ristorazione

Daniela Devecchi

Elframo, acciaio e mestiere bergamasco: dentro una manifattura che parla alla ristorazione

C’è un suono riconoscibile nella sede produttiva di via Verga, a Bergamo: metallo che vibra, acqua che scorre, calore controllato. Da più di mezzo secolo qui si progettano e costruiscono lavastoviglie e friggitrici professionali. Non un brand “di moda”, ma un pezzo di manifattura italiana che ha imparato a giocare partite globali restando fedele alle proprie origini. Non è curioso che, nell’epoca dell’usa e getta, l’affidabilità torni a essere l’argomento più forte?

Radici di famiglia, sguardo all’estero

La storia comincia negli anni Sessanta con la Elettromeccanica Fratelli Mora. Prima arriva il prototipo di friggitrice nel 1964, poi la prima lavastoviglie industriale nel 1968. L’azienda nata come familiare, oggi ha una gestione di stampo manageriale e conta decine di addetti, con una quota export che negli anni recenti ha sfiorato i due terzi del fatturato. È un dato che racconta molto: prodotto tecnico, filiera controllata, mercato internazionale.

L’impronta è rimasta quella delle origini, ma con un respiro ben più ampio. Elframo è presente in oltre 50 Paesi con rete di rivenditori e centri assistenza. Non lo si fa con slogan: lo si fa con macchine che lavorano davvero, tutti i giorni, in cucine e mense di mezzo mondo.

Cosa costruisce (davvero) Elframo

Il catalogo si muove su due assi principali: lavaggio professionale, dalle lavabicchieri alle capottine fino alle lavastoviglie a traino e a nastro per grandi volumi, e frittura professionale, con linee elettriche e a gas, da banco e su mobile. AISI 304 e 316, parete singola e doppia parete, basi chiuse, termoregolazione puntuale. La robustezza non è un aggettivo, è una soluzione costruttiva.

Quando l’innovazione nasce da una crisi

La parentesi pandemica ha lasciato segni anche nelle cucine professionali. Qui è nata la gamma Hygiene Plus, cicli spinti e gestione termica per rispondere alla domanda di sanificazione: 75 gradi in vasca, 90 gradi al risciacquo, raggiunti in tempi rapidi grazie a una resistenza maggiorata nel boiler.

A seguire, la linea Nexa ha introdotto elettronica più evoluta e un sistema riscaldante brevettato pensato per tenere insieme prestazioni e consumi. È la direzione di marcia della casa bergamasca: meno energia per piatto lavato, con qualità costante lungo il turno. Sulla stessa onda è stata sviluppata la linea HERA, una gamma di prodotti a parete singola e con comandi elettronici semplici, per un utilizzo intuitivo e una manutenzione ottimizzata.

Materiali, consumi, manutenzione: le scelte che pesano

Nei modelli di fascia alta torna spesso la coppia AISI 304/316, con strutture a doppia parete che migliorano l’isolamento termico, riducono le dispersioni e il rumore, facilitano la pulizia. È una forma di sostenibilità concreta, insieme all’attenzione per l’uso dell’acqua e all’eliminazione di componenti plastici dove possibile, sostituiti dall’acciaio. L’inox 304, riciclabile al cento per cento, è una scelta non solo igienica ma industriale.

Sul fronte frittura, la rapidità di recupero della temperatura e il controllo accurato dell’olio sono la chiave per costi sotto controllo e qualità costante, soprattutto quando si lavora a picchi nel servizio. È qui che il progetto conta più della potenza nuda. L’esempio è dato dalla gamma di friggitrici ad alta efficienza pensate per garantire la massima resa con il minimo consumo.

Dove lavorano queste macchine

Non solo ristoranti e bar: scuole, aziende, ospedali, settore navale e persino militare. Laddove c’è volume e continuità di servizio, tornano utili modularità e manutenzione accessibile. È un ecosistema in cui contano tempi certi e ricambi disponibili; non a caso Elframo ha spinto  sul Servizio di Assistenza Tecnica Clienti assistenza come parte del prodotto.

Uno sguardo editoriale

Cosa resta, al netto dei dépliant? L’idea che la manifattura conti ancora, se accompagna la tecnica con scelte coerenti: materiali, service, consumi misurabili. Il punto debole, semmai, è la stessa ambizione di mercato globale, che significa confrontarsi con competitor aggressivi su prezzo e su elettronica. Ma è anche la palestra che costringe a progettare meglio. E se ti dicessimo che la differenza, alla fine, la fa la somma di tante piccole cose — dal filtro più semplice da estrarre al boiler più isolato?

Domande frequenti

Dove ha sede Elframo?
A Bergamo, con  uno stabilimento produttivo e una rete commerciale che copre l’Italia e l’estero.

La linea NEXA cosa introduce di concreto?
Controllo elettronico evoluto e sistema riscaldante brevettato per ridurre i consumi a parità di risultato di lavaggio.

Dove posso approfondire materiali e gamme?
Nei cataloghi tecnici consultabili sul sito ufficiale dell’azienda.