Mulino Val d’Orcia: dove i grani antichi incontrano la bellezza della Toscana

Daniela Devecchi

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Mulino Val d’Orcia: dove i grani antichi incontrano la bellezza della Toscana

Entrare al Mulino Val d’Orcia significa fare un viaggio che profuma di grano appena macinato, di pasta stesa a mano e di colline che si rincorrono sotto il sole toscano. Qui, nel cuore di Pienza, patrimonio UNESCO, la famiglia Grappi custodisce da generazioni un sapere antico che oggi diventa esperienza da vivere, oltre che gusto da assaporare.

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Dal campo alla tavola, senza scorciatoie

“Prima di essere mugnai e pastai, siamo agricoltori”. È questa la frase che più di tutte riassume la filosofia dell’azienda. Su oltre 100 ettari, di cui 85 coltivati a cereali e legumi, nascono grani antichi come il Senatore Cappelli, il farro, l’avena e l’orzo, insieme a legumi preziosi come ceci e lenticchie. Tutto biologico, dal 1992.

Il segreto? Una filiera completa, interna all’azienda, che non perde mai di vista il rispetto per la terra.

La forza delle macine in pietra

Non è un dettaglio da poco. Al Mulino Val d’Orcia la macinazione a pietra avviene a bassa velocità, senza surriscaldare il chicco. In questo modo farine e semole mantengono intatte tutte le parti, compreso il germe di grano, vero scrigno di nutrienti. Il risultato? Farine profumate, vive, che sanno restituire alla cucina quella genuinità ormai rara.

Una pasta che parla toscano

La pasta che nasce da queste semole non è solo buona: è diversa. Trafilata al bronzo ed essiccata lentamente, ha un colore ambrato e una superficie ruvida che trattiene il condimento. I pici all’aglione, serviti alla Locanda del Mulino, sono ormai un piccolo rito per chi passa da Pienza. Non è curioso come un piatto così semplice possa racchiudere secoli di tradizione e, al tempo stesso, raccontare una filiera modernissima?

Esperienze da vivere: visite, degustazioni e lezioni di cucina

Non solo produzione: il Mulino apre le porte ai visitatori con un ricco calendario di attivitĂ .

Puoi scoprire come nasce la pasta, dal chicco alla tavola, con visite guidate allo stabilimento o al suggestivo Castello di Spedaletto, antica grancia medievale lungo la Via Francigena.

E se la curiositĂ  ti spinge oltre, ci sono le lezioni di cucina: pici, minestra di pane, cantucci. Ricette tradizionali da imparare con le mani in pasta.

Per chi ama la natura, c’è anche l’esperienza del trekking tra i campi, fino a Biancacamicia, con vista mozzafiato sulla Val d’Orcia e un light lunch fatto di prodotti locali e vini Orcia DOC.

La Locanda del Mulino

Cuore pulsante dell’ospitalità del Mulino Val d’Orcia è la sua locanda. Aperta solo a pranzo, propone un menu a filiera cortissima, interamente basato sulle farine biologiche macinate a pietra. Sedersi qui significa assaporare la Toscana più autentica, con piatti che raccontano una storia di terra, famiglia e passione.

Un dono speciale: i cofanetti e le idee regalo

Dal vino all’olio EVO, dalla pasta di legumi ai cubi regalo, il Mulino propone anche una selezione di idee regalo perfette per portare a casa (o donare) un pezzo di Val d’Orcia. Non semplici prodotti, ma piccoli tasselli di una filosofia agricola che unisce tradizione e futuro.

Il Mulino Val d’Orcia è un luogo dove tutto è “farina del proprio sacco”: dall’agricoltura alla trasformazione, fino all’ospitalità. Un’esperienza che lega gusto, cultura e paesaggio in un equilibrio raro.

E se ti dicessimo che, davanti a un piatto di pici al Castello di Spedaletto, potresti sentire il sapore della storia?