Caso Sarah Scazzi, parla Valentina Misseri: le rivelazioni del 2025

Daniela Devecchi

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Si torna a parlare di Sarah Scazzi. Stavolta è la voce di Valentina Misseri, sorella di Sabrina, a raccontare quello che per lei è la verità dopo anni di silenzi e contraddizioni.

Lo ha fatto in un’intervista andata in onda lo scorso 27 luglio 2025, quando Valentina ha spezzato un lungo silenzio: «È stato mio padre ad uccidere Sarah. L’ha voluta zittire, perché lei avrebbe potuto raccontare ciò che sapeva».

Valentina ha spiegato di essere arrivata ad Avetrana quasi due settimane dopo quei fatti che sconvolsero il Paese. In quel periodo ha capito di essere vittima di un’incomprensibile esclusione dalla propria famiglia: nonostante non avesse partecipato agli eventi, la gente la chiamava “figlia di assassini”. «Mi sento come se fossi orfana», ha raccontato, sottolineando il dolore per l’impossibilità di confidarsi con la madre Cosima, detenuta al fianco della sorella Sabrina.

Poche settimane dopo le parole di Valentina, è arrivata un’altra rivelazione: suo padre, Michele Misseri, ha ammesso pubblicamente che è stato lui l’assassino. In televisione ha dichiarato: «Sono io l’assassino di Sarah», aggiungendo di aver cambiato più volte versione nel corso degli anni. Ha anche confessato di aver tentato di abusare del corpo della giovane subito dopo la morte, una rivelazione che ha scioccato ancora una volta l’opinione pubblica.

Nel solco di una vicenda già complessa per i continui ribaltamenti, ora Valentina ha scelto di parlare con decisione: non cerca mediazioni né pietismi, ma vuole che sia registrata la sua verità. Per lei, papà Michele ha ritenuto Sarah una minaccia: «Lei poteva salvarsi o raccontare, quindi l’ha zittita per sempre».

Nel frattempo il caso, giudiziariamente chiuso da anni con l’ergastolo per Sabrina e Cosima e con la pena ridotta — già scontata — per Michele, torna a far discutere. A riaccendere l’attenzione hanno contribuito anche i racconti televisivi e una recente serie dedicata alla vicenda, che hanno riportato il dramma di Avetrana nelle case degli italiani. Valentina, come molti, ha criticato il “circo mediatico” creato attorno alla storia, arrivando a dire che non meritava tutto questo e che desiderava solo poter vivere la propria vita lontana dai riflettori.

Un nuovo capitolo nella tragedia di Avetrana

Dopo quasi quindici anni, emergono nuove confessioni che restano pesanti per chi ha già vissuto il lutto, i processi, le condanne. Le parole di Valentina — che ha scelto di non starsene in silenzio ancora — e le ammissioni di Michele scuotono l’Italia e riaprono domande irrisolte.

La vicenda rimane un capitolo di cronaca nera doloroso, ma anche un racconto familiare spezzato. Valentina si pone come testimone e voce di una nuova verità, con la forza di ribellarsi al giudizio pubblico. E, soprattutto, con la determinazione di essere ricordata non come “figlia di assassini”, ma come figlia che cerca giustizia, dignità e verità.

FAQ

Chi ha parlato nelle recenti interviste?
Valentina Misseri ha rotto il silenzio a fine luglio 2025, seguita dalle nuove dichiarazioni di Michele Misseri.

Che cosa ha detto Valentina su suo padre?
Ha raccontato che, secondo lei, Michele ha voluto “zittire per sempre” Sarah perché temeva che potesse raccontare ciò che sapeva.

Cosa ha ammesso Michele?
Ha dichiarato di essere l’assassino di Sarah e ha confessato di aver tentato di abusare del corpo dopo la morte.

Cosa cambia ora legalmente?
Nulla. I processi si sono chiusi da tempo e le condanne sono definitive. Le nuove parole hanno un valore morale e mediatico, non giudiziario.

Perché se ne parla ancora dopo 15 anni?
Perché le confessioni di Valentina e Michele hanno riaperto vecchie ferite e hanno riportato il caso sotto i riflettori dell’opinione pubblica.