Michela Miti, all’anagrafe Michela Macaluso, oggi 62enne era una ragazza dal fascino mediterraneo e dal sorriso disarmante. A soli sedici anni vince un concorso di bellezza estivo e inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Il grande salto arriva all’inizio degli anni ’80, quando posa per riviste di moda e debutta al cinema. Diventa famosa come la “professoressa sexy” nei film di Pierino accanto ad Alvaro Vitali: ruoli leggeri, ma diventati subito iconici. Pierino contro tutti e Pierino colpisce ancora la rendono la musa di una generazione, simbolo della commedia sexy italiana di quel periodo.
Negli stessi anni recita in altri film cult come W la foca, Biancaneve & Co. e Vieni avanti cretino. Per un breve periodo sembra destinata a una carriera luminosa, tra cinema e televisione, alimentata da una bellezza dirompente e da una grande fotogenia.
La carriera oltre Pierino e la vita privata
Dopo i primi successi, Michela Miti prova a staccarsi dal cliché della “professoressa di Pierino” e si dedica a ruoli più impegnativi. Negli anni Novanta e Duemila lavora accanto allo scrittore e regista Alberto Bevilacqua, che diventa il suo compagno di vita. Con lui partecipa al film Gialloparma, ma anche a progetti letterari e poetici.
Michela non si limita al cinema: pubblica due raccolte di poesie, Alchimia celeste e L’innocenza perduta, che raccontano il suo mondo interiore e una sensibilità più intima rispetto all’immagine pubblica di attrice sexy.
Dopo la morte di Bevilacqua nel 2013, la sua vita cambia radicalmente. Rimasta sola e senza eredità, comincia ad affrontare difficoltà economiche sempre più serie.
Le difficoltà e le condizioni attuali
Oggi Michela Miti vive in una piccola casa in periferia di Roma, lungo la Casilina. Non ha più risparmi: li ha spesi negli anni per assistere la madre malata. La casa in cui vive non ha gas e riesce a preparare un pasto al giorno solo grazie a un fornelletto elettrico.
Le difficoltà economiche sono diventate drammatiche: ha ricevuto un avviso di sfratto per settembre 2025. Sopravvive con l’aiuto dei servizi sociali e della Caritas, vivendo una condizione che lei stessa ha definito di “sopravvivenza quotidiana”.
Non bastasse, Michela soffre di un menisco rotto che non può operare per mancanza di risorse. “Mi muovo con fatica e con dolore”, ha raccontato, ma nonostante tutto prova a sorridere a chi la riconosce per strada.
Il peso del passato e il coraggio di parlare
Nel 2025 Michela ha deciso di raccontare un capitolo doloroso della sua vita: da giovanissima, poco più che sedicenne, ha subito avances da un potente produttore. Al suo rifiuto, la sua carriera subì un blocco improvviso. Per anni aveva preferito tacere, ma oggi parla con la consapevolezza di chi ha attraversato molto dolore.
Nonostante le ombre, conserva ricordi luminosi. Racconta con emozione il rapporto con Federico Fellini, che la voleva sul set di La città delle donne per la sua capacità di rasserenarlo nei momenti di tensione. “Quando urlava, la troupe mi chiamava: ‘C’è Michelina, stop!’ e uscivamo a passeggiare. Bastava un sorriso per farlo tornare calmo.”
Una vita di luci e ombre
La storia di Michela Miti è un intreccio di bellezza e fragilità. Dalla fama travolgente degli anni ’80 alla vita riservata di oggi, il percorso è stato lungo e non sempre gentile. Per il pubblico resterà per sempre la professoressa di Pierino, simbolo di un cinema leggero e spensierato.
Oggi, dietro quegli occhi che hanno fatto sognare una generazione, c’è una donna che affronta la vita con coraggio, tra ricordi di gloria e sfide quotidiane.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






