Fino a pochi mesi fa era il sorriso di Castelcovati: Don Jordan Coraglia, 51 anni, parroco della Bassa bresciana noto per giocare a calcio coi ragazzi, aver fondato la Nazionale italiana sacerdoti di calcio e aver persino incontrato Papa Francesco nel 2019. Ma a metà maggio 2025 è arrivata la svolta: il sacerdote è stato arrestato con l’accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, finendo agli arresti domiciliari e venendo subito sospeso dalla diocesi di Brescia.
Come è nata l’indagine
Secondo gli atti della Polizia Postale, l’operazione nasce da un’inchiesta più ampia su Telegram e chat peer‑to‑peer dedicate alla pedopornografia. In casa sua sono stati trovati circa 1.500 file tra foto e video raffiguranti minori. Coraglia ha ammesso di aver scambiato alcuni contenuti, ma ha negato qualsiasi contatto diretto con persone sotto i 18 anni. La diocesi ha precisato che non risultano abusi nella sua parrocchia e che nessun minore della comunità risulta coinvolto.
Il medico torinese arrestato oggi
La novità riguarda l’arresto di un medico torinese di 40 anni, accusato di produzione di contenuti tramite sfruttamento di minori e di detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Gli investigatori ritengono che l’uomo fosse attivo da anni nel Dark Web e su piattaforme di scambio peer‑to‑peer. Nel tempo libero svolgeva attività sportive a contatto con adolescenti e, secondo le indagini, aveva stretto contatti con altre persone coinvolte nello scambio di materiale pedopornografico. Tra queste emerge anche Don Jordan Coraglia, con il quale avrebbe progettato di creare un gruppo pedopornografico tutto italiano, finalizzato al reclutamento e alla condivisione di contenuti proibiti.
La reazione della diocesi
La diocesi di Brescia, guidata dal vescovo Pierantonio Tremolada, ha sospeso immediatamente Coraglia dopo l’arresto e ha aperto un’indagine canonica. In un comunicato ha spiegato di collaborare pienamente con la magistratura e di seguire con attenzione la comunità di Castelcovati, rimasta scossa dalla notizia. Al momento non risultano violazioni nei confronti di minori affidati al sacerdote nella sua parrocchia.
Cosa succede adesso
Don Jordan Coraglia rimane ai domiciliari in attesa che la giustizia faccia il suo corso, e come prevede la legge è da considerarsi presunto innocente fino alla sentenza definitiva. Il medico torinese, arrestato il 2 agosto, si trova invece in custodia cautelare ed è indagato per produzione e detenzione di materiale pedopornografico. La magistratura sta ancora ricostruendo la rete di contatti e possibili complici.
L’intera vicenda ha riacceso il dibattito sul rischio della pedopornografia online e sulla possibilità che figure considerate insospettabili, come sacerdoti o professionisti stimati, possano rimanere coinvolte. Castelcovati resta sotto choc, mentre la Chiesa e le autorità civili affrontano un caso che solleva ancora molte domande.

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