Carta “Dedicata a Te” 2025, quando arriva davvero? Tutto quello che (non) ti stanno dicendo

Daniela Devecchi

Chi aspetta la ricarica della Carta Dedicata a Te 2025 inizia a farsi una domanda più che legittima: ma quando arriva davvero? Siamo già oltre metà anno e, a oggi, ancora nessuna data certa. Nessun messaggio dall’INPS. Nessuna lettera dal Comune. Solo attese, voci e mezze conferme.

Eppure, c’è chi ne ha bisogno subito. Per fare la spesa. Per comprare il minimo indispensabile. Per tirare avanti con quei 500 euro promessi che, ogni anno, diventano un piccolo salvagente per migliaia di famiglie italiane.

Ma quest’anno qualcosa è cambiato. E forse, nessuno lo ha spiegato chiaramente.

Perché i soldi non sono ancora arrivati?

Il motivo è semplice, anche se pochi lo dicono: manca ancora il decreto attuativo. Senza quel passaggio burocratico – che autorizza ufficialmente INPS, Comuni e Poste Italiane a muoversi – la macchina resta ferma. Tutto congelato.

Lo scorso anno, nel 2024, il decreto arrivò a giugno e i pagamenti partirono a settembre. Ma nel 2025 siamo ormai a fine luglio e ancora niente firma. Nessun via libera, nessuna data ufficiale. Solo una certezza: prima di settembre non si muoverà nulla.

Un budget più basso e una platea incerta

C’è anche un altro elemento che spiega questo ritardo: il fondo stanziato quest’anno è più basso. Si parla di 500 milioni di euro, contro i 600 dell’anno precedente. Meno soldi, meno carte da distribuire.

Questo significa che non tutti quelli che l’anno scorso hanno ricevuto la carta, la riceveranno di nuovo. Il rischio è concreto. E molti Comuni stanno già facendo i conti su come restringere la platea, dando la precedenza a chi ha ISEE bassissimi o figli minori a carico.

Ti è arrivata la carta nel 2024? Non è detto che arrivi anche stavolta.

Come funzionerà (appena parte)

Quando il decreto uscirà – e succederà, probabilmente tra agosto e settembre – partirà il meccanismo. L’INPS selezionerà automaticamente i beneficiari, basandosi sull’ISEE 2025. Saranno poi i Comuni a comunicare alle famiglie se sono incluse o no. Se sì, si potrà ritirare la carta alle Poste, oppure (per chi ce l’ha già) attendere la ricarica.

Niente domanda da presentare. Ma attenzione: se non hai ancora aggiornato l’ISEE, rischi di rimanere fuori.

Cosa puoi fare intanto?

Te lo diciamo senza giri di parole. Non puoi fare molto. Ma puoi prepararti.

  • Verifica se il tuo ISEE 2025 è in regola e sotto i 15.000 euro.
  • Tieni d’occhio il sito del tuo Comune, o passa direttamente all’URP per chiedere.
  • Controlla eventuali lettere o notifiche da INPS o Poste.
  • Se avevi la carta l’anno scorso, non buttarla: potrebbe essere ricaricata sulla stessa.

E, soprattutto, non fidarti delle voci sui social: ogni Comune ha tempi e modalità diverse. Meglio sempre un’informazione ufficiale in più, che una falsa speranza.

Quando arriva, quindi?

Se vogliamo essere realisti: tra settembre e ottobre 2025. Questo è il periodo più probabile. Ma tutto dipende da quando il decreto verrà pubblicato. Finché non compare in Gazzetta Ufficiale, tutto resta fermo.

Nel frattempo, resta l’attesa. E la sensazione – amaramente familiare – che chi ha più bisogno deve sempre aspettare un po’ di più.