C’è stato un tempo in cui bastava un suo sorriso in locandina per far riempire le sale. Quel tempo era l’Italia degli anni Settanta e Ottanta, e lei era Nadia Cassini: corpo da diva, sguardo da sfida, talento spesso sottovalutato. Ma chi era davvero questa donna americana diventata il sogno proibito del cinema sexy all’italiana?
Dietro ai ruoli piccanti e ai balletti in tv, c’era una storia personale fatta di rinascite, ferite e silenzi. Una storia che vale la pena raccontare.
Le origini: dalla provincia americana al cinema italiano
Pochi lo sanno, ma Nadia Cassini non era italiana di nascita. Il suo vero nome era Gianna Lou Müller, ed era nata a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949. Figlia di artisti girovaghi—padre tedesco e madre siciliana—cresce un po’ ovunque e un po’ da sola.
Negli anni ’60 gira locali e palcoscenici come ballerina, modella e cantante. A 19 anni sposa Igor Cassini, giornalista di sangue nobile, e si trasferisce a Roma. È lì che comincia la seconda vita.
Il successo: film, scandali e il mito del lato B più famoso d’Italia
Il vero boom arriva nel 1970 con “Il dio serpente”, un film erotico cult che la fa conoscere al grande pubblico. Ma è nei ruoli da professoressa, infermiera e dottoressa sexy che esplode definitivamente. Titoli come L’insegnante balla… con tutta la classe, La dottoressa ci sta col colonnello, L’infermiera nella corsia dei militari diventano successi di massa.
Al suo fianco? Mostri sacri della commedia italiana: Lino Banfi, Alvaro Vitali, Lando Buzzanca.
Nadia veniva quasi sempre doppiata, perché il suo italiano era imperfetto. Ma sullo schermo bastava il suo corpo. Era considerata il “lato B più perfetto del cinema italiano” e pare che se lo fosse anche assicurato…
Vita privata: amori veri, nomi importanti e una figlia lontana dai riflettori
Dopo la fine del primo matrimonio, Nadia si lega all’attore greco Yorgo Voyagis, da cui avrà una figlia: Kassandra. Ma la maternità non la trattiene dalle scene, e continua a lavorare tra cinema e tv, fino a diventare una vera e propria soubrette degli anni ’80.
Partecipò a trasmissioni iconiche come Premiatissima, Risatissima e Drive In, in un’epoca in cui la televisione italiana stava cambiando pelle e si apriva alla provocazione.
Si racconta anche di una relazione con Georges Simenon, il celebre autore di Maigret. Ma di confermato, c’è solo la sua voglia di libertà.
La caduta: interventi estetici sbagliati e il ritiro dal mondo
Tutto cambia alla fine degli anni ’80. Nadia si sottopone a un intervento di chirurgia plastica in Francia che si trasforma in un incubo: gravi ustioni al volto, perdita parziale di un orecchio, e conseguenze devastanti anche sul piano psicologico.
Sparisce dalla scena, combatte con depressione, dipendenze, e affronta anche un grave incidente stradale. Negli ultimi anni si sposa con Giuseppe Furfaro, un gallerista, e si ritira tra Francia, Italia e Stati Uniti.
Non torna più sotto i riflettori. Le sue ultime immagini pubbliche sono poche, lontane dai set, lontane dai riflettori.
La morte: una diva dimenticata, fino all’ultimo
Nadia Cassini è morta il 18 marzo 2025 a Reggio Calabria, dove viveva da tempo, dopo una lunga malattia. Aveva 76 anni.
La figlia Kassandra l’ha ricordata con poche parole, ma intense. Il mondo dello spettacolo, invece, è rimasto in gran parte in silenzio. Come se avesse dimenticato quella che, per un decennio, era stata la regina indiscussa della sensualità italiana.
Domande frequenti su Nadia Cassini
Dove è nata Nadia Cassini?
A Woodstock, New York (USA), il 2 gennaio 1949.
Qual era il suo vero nome?
Gianna Lou Müller.
Che film famosi ha fatto?
Il dio serpente, L’insegnante balla con tutta la classe, La dottoressa ci sta col colonnello, L’infermiera nella corsia dei militari.
Aveva figli?
Sì, una figlia di nome Kassandra, avuta con l’attore Yorgo Voyagis.
Come è morta?
È deceduta il 18 marzo 2025 a Reggio Calabria dopo una lunga malattia.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






