Non era una storia qualunque. Quella tra Sheryl Gascoigne e Paul Gascoigne, il leggendario “Gazza”, è stata una delle relazioni più discusse – e dolorose – del mondo sportivo inglese. Lei, forte e riservata. Lui, genio del calcio e prigioniero dei suoi demoni.
Ma chi è davvero Sheryl, oltre il titolo di “ex moglie di”? E perché la sua voce è diventata così importante nella lotta contro la violenza domestica?
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Chi è Sheryl Gascoigne?
Sheryl nasce il 24 settembre 1963 nel Hertfordshire, in Inghilterra. Prima di diventare personaggio pubblico, lavora come autrice televisiva. Poi, il suo destino cambia. Incontra Paul Gascoigne e la sua vita si intreccia a quella del fuoriclasse del calcio inglese.
Ma il prezzo da pagare per quell’amore sarà altissimo.
Paul e Sheryl: l’amore che ha fatto male
Si conoscono nel 1990. Paul è al culmine della fama. Lei, già mamma di due bambini avuti da un precedente matrimonio (Bianca e Mason), si innamora di lui. E viceversa.
Nel 1996 si sposano. Ma dietro le foto sorridenti, c’era una verità ben diversa. Alcol, rabbia, violenza. Sheryl ha raccontato più volte che Paul la picchiava spesso, anche davanti ai figli. E lui, in un’intervista shock, ha confermato: “Sì, l’ho colpita. A volte ogni giorno della settimana”.
Nel 1998 divorziano. Ma uscire da una relazione tossica non è mai semplice. Lo sai anche tu, no?
Madre di tre figli: tra protezione e ricostruzione
Sheryl ha tre figli. I primi due, Bianca e Mason, sono nati dal suo precedente compagno, ma dopo il matrimonio Paul li ha adottati. Il terzo, Regan, è figlio biologico di Gascoigne.
Bianca Gascoigne è diventata famosa come modella e volto televisivo: ha partecipato a Love Island, al Grande Fratello UK, e anche a Ballando con le stelle in Italia.
Regan, invece, ha scelto la strada della danza. Ballerino sensibile e carismatico, ha parlato apertamente della propria bisessualità, ricevendo grande supporto dalla madre.
Sheryl, in tutto questo, ha sempre fatto da scudo. Ha protetto i suoi figli e ha lottato per ridare loro una vita normale.
Dalla ferita alla forza: il libro e l’impegno sociale
Nel 2009 pubblica il libro autobiografico Stronger: My Life Surviving Gazza. Non è un racconto morboso. È un atto di coraggio. Pagina dopo pagina, Sheryl racconta cosa significa vivere accanto a un uomo malato, ma anche pericoloso. E soprattutto, cosa vuol dire sopravvivere.
Non è un caso se oggi è considerata una voce importante nella battaglia contro la violenza domestica. Ha partecipato a numerosi programmi TV, è diventata un volto familiare per chi cerca forza nelle cicatrici.
Oggi: una donna libera, finalmente
Sheryl non ha mai cercato di diventare famosa. Ma è diventata importante. Perché ha detto la verità quando nessuno osava farlo. Perché ha cresciuto tre figli, affrontato i tabloid, e trasformato il dolore in consapevolezza.
E forse oggi, quando la guardi, vedi una donna che ha vinto. Non nel senso classico del termine, non con i trofei. Ma con la dignità.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






