Virgilio Crocco, è un nome che forse per molti sarà sconosciuto, eppure, la sua carriera ha sempre parlato per lui. Esperto giornalista di cronaca nera, è diventato famoso, anche per il suo matrimonio con Mina. Una cerimonia svoltasi nel 1970.
I due sono convolati a nozze a Trevignano Romano, una località vicino il Lago di Bracciano. Un amore, il loro, che purtroppo è durato anche meno del previsto, nemmeno un anno. Nel 1971, l’anno di nascita della loro figlia Benedetta, si erano già lasciati.
Virgilio Crocco: carriera e morte
Come accennato prima, Virgilio Crocco, oltre che essere diventato famoso per la sua vita sentimentale, si è sempre molto distinto per la sua carriera. Giornalista di grande successo, specialmente nel mondo della cronaca nera, ha avuto una lunga collaborazione con il Messaggero.
L’uomo è venuto a mancare, prematuramente, a causa di un brutto incidente stradale, che ha provocato la sua morte. Il tutto, è avvenuto negli USA, città in cui si trovava per impegni di lavoro, per la precisione a Minneapolis, insieme al collega Eugenio Malgeri, rimasto gravemente ferito.
Virgilio Crocco e Mina: un amore durato solo un anno
La storia d’amore tra la cantante e il giornalista è nata poco prima del matrimonio, il colpo di fulmine, è avvenuto durante un concerto a Terni, a cui lui si era recato. In poche settimane, la coppia si è mostrata inseparabile, tanto da arrivare alle nozze, tramite rito civile.
A dividerli, fin da subito, gli impegni professionali: due giorni dopo il matrimonio, Mina era già a Bari per un concerto. Nonostante tutto, la loro cerimonia, ebbe un impatto inaspettato, tanto da fare passare anche in secondo piano, il Festival di Sanremo, che si stava svolgendo proprio in quei giorni.
Mina, a qualche anno di distanza dalla tragica morte del suo ex marito, ha ritrovato la felicità, insieme a Eugenio Quaini, diventato suo marito dopo molti anni insieme.

Giornalista pubblicista dal 2019. Ho una laurea in Scienze della Comunicazione e un master in giornalismo e comunicazione.
“Il giornalismo è l’arte di rendere interessante ciò che è noioso”. Io la penso esattamente cosi.






