Rottamazione Quinquies 2025: come sanare i debiti dal 2000 al 2023, senza sanzioni né interessi

Katia Tosto

Rottamazione Quinquies 2025: come sanare i debiti dal 2000 al 2023, senza sanzioni né interessi

Il Governo non si arresta e continuare a proporre dei disegni di legge per i suoi cittadini: con la Rottamazione Quinquies arriva la svolta.

Negli ultimi mesi, non si fa che parlare d’altro che della proposta di legge da parte della Lega, di Matteo Salvini, che vorrebbe vedere approvata la Rottamazione Quinquies. Certo, non è la prima volta che sentiamo parlare di rottamazione, perché ce ne sono state altre che hanno riguardato i cittadini italiani, come la più recente, quater. Ora, però, questa proposta porterebbe con sé delle novità, che sembrerebbe aiutare ancora di più tutti coloro che sono sopraffatti dai debiti.

Le novità della Rottamazione Quinquies

Grazie a questa nuova agevolazione, sarà possibile sanare tutti i debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. La Rottamazione Quater, invece, riguardava i carichi affidati all’agente della riscossione, che andavano dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Con questa proposta più recente, dunque, l’arco temporale è stato allungato di ben diciotto mesi.

Attualmente, la nuova norma si propone di inserire delle novità significative, rispetto alle precedenti. Salta subito all’occhio, infatti, la possibilità, da parte del contribuente, di suddividere il proprio debito in 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni. Inoltre, a questo non verrà richiesto alcun acconto iniziale e gli verrà riservata una maggiore tolleranza nella decadenza dal beneficio. Il contribuente perderà il suo diritto alla rateizzazione solamente dopo aver mancato il pagamento per ben otto rate, anche non consecutive.

La nuova proposta dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio

Ieri, 26 marzo, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha lanciato una nuova proposta al riguardo. Per ridurre lo stock dei crediti accumulati dalle Agenzie delle Entrate, anziché prendere in considerazione una nuova rottamazione, si potrebbe passare direttamente allo stralcio delle cartelle.

Se si preferisce lo stralcio delle mini-cartelle, anziché la rottamazione quinquies, l’Agenzia delle Entrate potrebbe concentrarsi meglio sui mancati pagamenti corrispondenti a somme più importanti. Chiaramente, si dovrà porre la giusta attenzione sul rischio di inibire il corretto adempimento degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti, che, vedendosi stralciare le cartelle, potrebbero pensare di averla fatta franca.

FAQ – Tutto quello che vogliono sapere sulla Rottamazione Quinquies

Che cos’è la Rottamazione Quinquies?
È una nuova proposta di legge che permetterebbe di sanare i debiti fiscali affidati all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2023, con condizioni più favorevoli rispetto alle precedenti rottamazioni.

Quali sono le principali novità rispetto alla Quater?
L’arco temporale più esteso, la possibilità di rateizzare in 10 anni (120 rate mensili), nessun acconto iniziale e una maggiore tolleranza nel caso di mancato pagamento delle rate.

Si potranno sanare anche debiti già oggetto di precedenti rottamazioni decadute?
Sì, secondo le ultime discussioni in Parlamento, si sta valutando di includere anche questi carichi, permettendo a chi era decaduto di rientrare nel meccanismo.

Cosa propone l’Ufficio Parlamentare di Bilancio?
L’alternativa sarebbe lo stralcio diretto delle mini-cartelle, cioè la cancellazione delle posizioni di piccolo importo, per concentrare le energie sulle somme più rilevanti.

Quando entrerà in vigore la Rottamazione Quinquies?
Al momento la proposta è ancora in fase di discussione: non esistono date ufficiali, ma il tema resta molto caldo e le novità potrebbero arrivare a breve.

Ci sarà una proroga dei termini di adesione?
È una delle ipotesi sul tavolo, proprio per consentire a più contribuenti di aderire alla rottamazione.