Birra Gaia: quando la Brianza sceglie la qualità (certificata) e racconta il territorio

Daniela Devecchi

Updated on:

Birra Gaia: quando la Brianza sceglie la qualità (certificata) e racconta il territorio

Ti è mai capitato di bere una birra artigianale e pensare: “Qui dentro c’è una storia”? Con Birra Gaia succede spesso. Perché dietro a quella schiuma morbida e ai profumi che arrivano dritti dal bicchiere c’è una realtà brianzola che, nel giro di pochi anni, è cresciuta, si è strutturata e oggi si muove come uno dei birrifici più solidi e interessanti d’Italia.
Non è un modo di dire: Gaia è uno dei pochissimi birrifici artigianali italiani – davvero pochi, probabilmente meno delle dita di una mano – ad aver ottenuto la certificazione alimentare ISO 22000, un sigillo internazionale che attesta standard rigidissimi su sicurezza e qualità. Una garanzia vera, indipendente, rara nel mondo craft.

E già qui, capisci che non stiamo parlando di una realtà qualsiasi.

Leggi anche: Andrea Bonera della Pmp Industries: cos’è successo all’amato Capitano?

Le origini: una passione che prende forma

Torniamo all’inizio, al 2014. Lissone. Un impianto piccolo, quasi intimo, e la voglia di mettere la Brianza in un bicchiere. Le prime cotte piacciono, il giro si allarga, e il progetto si sposta a Carate Brianza, dove l’attuale sede ospita anche il BrewPub.
È un posto che sembra costruito attorno a un’idea semplice: accogliere. Metallo lucido degli impianti da una parte, legno caldo della sala dall’altra. E un’atmosfera che fa capire subito che qui la birra si vive prima ancora di berla.

Il nome Gaia e un approccio che resta artigianale

“Gaia” richiama la terra, la natura. Ma soprattutto richiama un modo di fare birra: controllato, meticoloso, quasi affettuoso. Nonostante le recenti acquisizioni – parliamo del birrificio valtellinese Revertis a maggio e del Birrificio Alma di Monza, rilevato solo pochi giorni fa – la filosofia non cambia.
L’impianto crescerà, verrà potenziato con tecnologie nuove e più efficienti, ma la mano rimane la stessa. Artigianale, attenta, presente in ogni passaggio.

È un equilibrio non semplice: evolversi senza snaturarsi. Gaia, per ora, ci riesce.

Le birre: carattere, idee e un modo personale di raccontare il gusto

La gamma Gaia parla da sola. IPA decise, blanche leggere, birre stagionali, ricette con frutta, spezie, suggestioni che cambiano con le stagioni.
Non c’è la corsa alla moda del momento, ma la voglia di dare un’impronta: offrire birre che sappiano emozionare sia chi è alle prime armi sia chi conosce bene il mondo craft.

E lo sapevi? Grazie alla struttura che oggi comprende anche Revertis e Alma, Gaia potrà sperimentare ancora di più, senza perdere la cura che da sempre la distingue.

Un BrewPub che è un punto d’incontro

Entrare nel BrewPub significa fare un piccolo viaggio. Ci sono le spillatrici, certo, ma anche la cucina che lavora sugli abbinamenti, i tavoli lunghi che invitano alla chiacchiera, le degustazioni guidate, i tour che svelano come nasce una birra, dal malto fino al bicchiere.
E non è raro trovare scolaresche di istituti alberghieri impegnate in stage e percorsi formativi: fa parte del progetto di “restituzione” al territorio, un impegno concreto che Gaia porta avanti anche con diverse ONLUS che lavorano nel sociale e con persone con disabilità.

Una birra che diventa occasione di inclusione: non ti sembra una storia bella da raccontare?

Un birrificio che cresce, ma resta vicino alle persone

La crescita non è solo interna. Oggi Birra Gaia è distribuita su tutto il territorio nazionale, dai locali specializzati alle carte beverage più curate.
E allo stesso tempo continua a restare legata alla Brianza, alle collaborazioni locali, ai progetti sociali, alla formazione dei giovani. È come se ogni bottiglia avesse un doppio viaggio: uno verso chi la beve, l’altro verso chi contribuisce a far crescere la comunità che c’è attorno al birrificio.

Perché scegliere Birra Gaia?

Forse per la qualità certificata.
Forse per il modo in cui il territorio entra, silenzioso ma deciso, dentro ogni ricetta.
Forse per una storia che non si accontenta di crescere: vuole crescere bene.

E se ti dicessimo che basta una pinta, al BrewPub o a casa tua, per capire tutto questo senza bisogno di molte parole?

FAQ su Birra Gaia

Dove si trova Birra Gaia?
A Carate Brianza, in via Emilia Vergani 16, sede del birrificio e del BrewPub aperto al pubblico.

Birra Gaia ha certificazioni di qualità?
Sì: ha ottenuto la ISO 22000, una delle certificazioni alimentari più rigorose al mondo, rara nel panorama dei birrifici artigianali italiani.

Il birrificio si può visitare?
Certo. Vengono organizzati tour, degustazioni e attività dedicate sia ai curiosi sia agli appassionati.

Birra Gaia opera anche nel sociale?
Sì: collabora con ONLUS che assistono persone con disabilità e con scuole alberghiere coinvolte in stage e percorsi formativi.

Dove si trovano le birre Gaia?
La distribuzione è nazionale: locali, ristoranti e punti vendita in tutta Italia.

Quali birrifici fanno parte del gruppo oggi?
Oltre allo storico stabilimento di Carate Brianza, dal 2024 Gaia ha acquisito il birrificio valtellinese Revertis e, di recente, il Birrificio Alma di Monza.