A Brazzano, una frazione che vive al ritmo lento dei filari del Collio, certe notti restano scolpite per sempre. La frana che ha travolto le case lungo la collina non ha portato via solo terra e detriti: ha spezzato una storia d’amore appena sbocciata, quella di Jessica Hartwick e Quirin Kuhnert, due giovani arrivati dalla Germania con un progetto semplice e luminoso.
Ti è mai capitato di vedere qualcuno ricominciare da zero, convinto di aver trovato finalmente casa? Ecco, per loro Brazzano era esattamente questo.
Jessica e Quirin, una coppia che aveva scelto il Friuli
Quando a primavera erano arrivati in paese, molti li avevano soprannominati “i ragazzi tedeschi del nuovo alimentari”. Avevano rilevato una storica bottega di frazione, trasformandola in un piccolo bar-alimentari, di quelli che fanno da punto d’incontro per residenti, viticoltori e anziani del posto.
Jessica, riservata ma sempre gentile, si era inserita con discrezione. Aveva un modo tranquillo di esserci, senza apparire troppo. Quirin, invece, era la faccia più solare del locale: entusiasta, innamorato del territorio, curioso di tutto ciò che rende unico il Collio.
La notte della frana: cosa è accaduto davvero
La tragedia è arrivata tra domenica e lunedì, nel silenzio della notte. In collina si sono staccati metri e metri di terra e pietre, precipitati verso le abitazioni più in basso.
Secondo la ricostruzione dei soccorritori e la testimonianza del vicino Matteo Betteto, Quirin è uscito di casa per aiutare la vicina, Guerrina Skocaj, 83 anni. La frana li ha colpiti entrambi, senza lasciargli scampo.
Jessica non era nella parte dell’edificio travolta dalla colata di fango. Ma in un istante ha perso tutto: il compagno, la casa e l’attività che avevano costruito con entusiasmo.
Una di quelle notti che cambiano la vita in modo irreversibile.
Il dopo: una donna senza casa, ma sorretta dal paese
Nelle ore successive alla tragedia, Brazzano ha mostrato qualcosa di raro. La comunità si è mossa come una famiglia allargata: telefonate, messaggi, volontari, aiuti spontanei.
L’Associazione Ric Cormons ha avviato una raccolta fondi per Jessica, e in meno di dodici ore erano già arrivate centinaia di donazioni, con quasi 17 mila euro raccolti. Gesti piccoli e grandi, tutti con la stessa intenzione: aiutarla a rimettersi in piedi.
Il paese aveva capito una cosa semplice e profonda: davanti a una perdita così grande, nessuno può farcela da solo.
Il contesto: un territorio affascinante ma fragile
Brazzano non è solo una frazione: è un intreccio di vigneti, colline morbide e case storiche in pietra, a pochi passi dalla Slovenia. Un paesaggio bellissimo, ma allo stesso tempo vulnerabile.
I geologi hanno spiegato che la frana non era mappata, e che precipitazioni così intense possono rendere inevitabili smottamenti di questa portata. Una realtà con cui chi abita le zone collinari convive da sempre, spesso senza immaginare quanto possano essere improvvise certe trasformazioni del terreno.
La natura, a volte, ricorda quanto restiamo piccoli di fronte alla sua forza.
Jessica oggi
Di Jessica, dopo la tragedia, si sa pochissimo. Non ha rilasciato interviste, non è apparsa in pubblico, non ha commentato l’accaduto. Tutto ciò che emerge passa attraverso la comunità e la raccolta fondi.
Quel che è certo è che il suo percorso di ripartenza sarà lungo. Ma intorno a lei c’è un paese intero che ha scelto di non lasciarla sola. E questo, forse, è l’unico appiglio possibile quando tutto il resto è crollato.
FAQ
Chi era Quirin Kuhnert?
Un giovane tedesco di circa trent’anni, trasferito a Brazzano con la compagna Jessica, dove insieme gestivano un piccolo bar-alimentari.
Jessica Hartwick di che nazionalità è?
Le fonti non lo precisano in modo diretto, ma risulta legata alla stessa comunità tedesca di Quirin.
Dove vive ora Jessica?
Non è noto. Dopo la frana ha perso la casa, e la comunità si è mobilitata per aiutarla a trovare una nuova sistemazione.
La frana è stata causata dal maltempo?
Sì. Le precipitazioni molto intense hanno provocato lo smottamento improvviso.
La raccolta fondi per Jessica è ancora attiva?
Sì, ed è stata accolta con grande partecipazione.
Chiusura
Ci sono storie che non si leggono solo con gli occhi, ma con quel nodo alla gola che arriva quando la vita mostra il suo lato più fragile. Quella di Jessica Hartwick è una di queste.
In un attimo ha perso tutto, ma attorno a lei si è stretto un paese intero.
E forse è proprio qui il senso più profondo di ciò che è accaduto: non la tragedia in sé, ma la risposta umana che ne è seguita.
Alla fine, non è la terra stabile a tenerci al sicuro.
Sono le persone accanto a noi.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






