Arianna Testa morì giovanissima a causa del cancro e, per la sua memoria più lecita, venne scritto il libro Ricordami di Ricordare.
Ricordami di Ricordare: storia del romanzo
Il libro narra la vita di Arianna , una giovane donna di 26 anni, capo scout e membro attivo della parrocchia Immacolata Concezione di Portici, situata in provincia di Napoli. Malata di cancro, Arianna è stata una figlia, un’amica e un esempio di forza e resilienza. Quando il 22 novembre 2013 è venuta a mancare, coloro che l’hanno conosciuta e amata hanno sentito immediatamente il bisogno di preservarne la memoria. L’obiettivo è stato quello di mantenere vivo il ricordo del suo modo di affrontare la malattia e la sua straordinaria voglia di vivere, evitando che il suo esempio si perdesse nel tempo.
I proventi dedicati a progetti più grandi, grandi come Arianna Testa
L’acquisto del libro rappresenta un gesto importante: i proventi saranno interamente destinati a finanziare progetti di beneficenza, incarnando quello spirito di solidarietà che Arianna ha sempre promosso. Si invita chiunque lo legga, lo regali o lo sostenga a contribuire alla diffusione del messaggio e all’aiuto concreto verso chi ne ha bisogno.
Miriam, la voce della malattia dell’amica perduta
Il racconto prende vita attraverso la voce di Miriam Vigorito, amica d’infanzia di Arianna. Miriam ha condiviso con lei ogni momento della sua esistenza, compresi i tre anni segnati dalla battaglia contro il cancro. Confidente, complice e alleata, Miriam offre in queste pagine una testimonianza autentica e profonda, rendendo omaggio all’amica che le è stata vicina per tutta la vita.
Roberto Todisco completò il progetto editoriale con la sua esperienza di scrittore. Dopo aver esordito con la raccolta poetica “Fino alla soglia e ritorno“, nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Pareva un destino“. L’unione delle voci di Miriam e Roberto dà ancora maggior forza alla storia di Arianna, lasciando segni indelebili nell’animo dei lettori.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
Ma le informazioni non sono tutte uguali. Se ti arriva un’informazione e da essa non piangi, non ridi, non respiri, non ti disperi o non gioisci, essa non ti serve a nulla.
Perché l’informazione è la libertà di un popolo. Ed é nelle nostre emozioni che si avverte la vera essenza della libertà .
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