Ieri sera, giovedì 6 novembre 2025, durante la terza puntata live di X Factor, il pubblico ha salutato l’eliminazione di Mayu Lucisano, conosciuta semplicemente come Mayu. Una delle voci più particolari di questa edizione.
Origini e identità
Mayu Lucisano ha un nome che racconta una storia. Madre giapponese, padre napoletano, lei si definisce “japoletana”. È nata in Giappone, nella zona di Nagasaki e da piccola ha vissuto a Tokyo. Dopo il disastro di Fukushima, la famiglia ha deciso di trasferirsi in Europa: prima a Roma, poi a Lugano, infine a Milano, dove Mayu oggi vive e studia. Ha poco più di diciannove anni, ma una maturità sorprendente.
Il suo nome, “Mayu”, in giapponese significa “vera dolcezza”.
Il percorso a X Factor
Mayu è entrata a far parte della squadra di Paola Iezzi, e sin dalle audizioni si è fatta notare per eleganza e timbro. Nella prima fase ha cantato “Cheyenne” di Francesca Michielin, conquistando subito quattro sì. Poi è arrivato il momento del Bootcamp, dove ha interpretato “Mercy” di Shawn Mendes, uno dei momenti più apprezzati dal pubblico.
Al Last Call ha scelto “What About Us” di P!nk, un brano complesso che ha messo in luce una sensibilità fuori dal comune. Ai live, nella prima puntata, si è cimentata con “Tutti” di Calcutta, mentre nella seconda ha interpretato “Unconditionally” di Katy Perry, mostrando di saper passare con disinvoltura dall’inglese all’italiano.
L’eliminazione del 6 novembre
La puntata del 6 novembre era dedicata agli anni Novanta. Mayu ha portato “One” degli U2, ma è finita al ballottaggio con Layana, della squadra di Achille Lauro. Ha deciso di riprendere “Cheyenne”, il brano con cui aveva conquistato i giudici all’inizio del percorso. Questa volta, però, non è bastato.
Il pubblico e i commentatori hanno definito la sua uscita “prematura”. Una voce diversa, delicata ma decisa, che forse non ha trovato il brano giusto per brillare in una serata così tematica. Molti si sono chiesti se non sia stata penalizzata proprio da quella scelta, troppo intima per una puntata costruita sul ritmo e la nostalgia.
Perché Mayu ha lasciato il segno
Mayu non era la classica concorrente da talent show. Il suo modo di stare sul palco era misurato, mai sopra le righe. A differenza di molti altri, sembrava concentrata più sulla musica che sul personaggio. Il suo essere “fuori formato” — metà giapponese, metà napoletana, artista in formazione — ha reso il suo percorso affascinante.
Paola Iezzi, che l’ha voluta nella sua squadra, ha puntato su di lei proprio per la capacità di fondere culture e sensibilità diverse. In fondo, Mayu rappresentava una novità: una giovane artista che porta nel pop italiano un accento diverso, un respiro internazionale, ma con l’anima mediterranea.
E adesso?
Mayu lascia X Factor dopo solo tre puntate live, ma non è una fine. Spesso le carriere più solide nascono proprio da un’eliminazione inattesa. Il pubblico ha imparato a riconoscerla, e sui social si è già formata una piccola community che la sostiene.
Una cosa è certa: questa eliminazione non è un punto fermo, ma un passaggio.
Curiosità
Mayu ha salutato i fan con un messaggio semplice ma sincero: «Quanta emozione ieri, e quanti pianti. Non mi aspettavo tutto questo affetto.» Un pensiero che racchiude la sua essenza: gentile, autentica, ancora un po’ incredula davanti a quello che le sta accadendo.
Non è curioso come a volte chi esce presto da un talent diventi, col tempo, la voce che resta più impressa? Mayu potrebbe essere una di quelle. E se fosse solo l’inizio di qualcosa di più grande?

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






