SoccorsoAlluvionale.it, dove la prevenzione diventa azione: viaggio nel lavoro (silenzioso) di chi salva vite in acqua

Daniela Devecchi

SoccorsoAlluvionale.it, dove la prevenzione diventa azione: viaggio nel lavoro (silenzioso) di chi salva vite in acqua

C’è un’Italia che quando l’acqua sale non scappa: prepara corde, indossa casco e giubbotto, studia mappe, ascolta le radio, e parte. Sul sito SoccorsoAlluvionale.it questa Italia ha un nome e una squadra: S.W.R.T.T. – Swift Water Rescue Team Toscana, organizzazione di volontariato di Protezione Civile specializzata in interventi in ambienti fluviali e alluvionali. Il loro modo di raccontarsi è essenziale, quasi militare. Ma tra le righe si legge una filosofia chiara: prima si previene, poi si forma, quindi si soccorre.

Lo sapevi? Questa realtà nasce dopo le esondazioni del Serchio del 2009 e del 2010: dalla ferita del territorio, l’idea di creare un gruppo dedicato, capace di muoversi dove l’acqua è forza e pericolo allo stesso tempo.

Il metodo in tre parole: Prevenzione. Formazione. Soccorso.

Sul menu del sito colpisce l’ordine delle voci. Non è un caso. “Il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo”, citano dalla campagna “Io Non Rischio – Alluvione”. Traduzione pratica: presidio delle piazze, incontri nelle scuole, divulgazione su segnali e comportamenti corretti in caso di allerta. Prevenire non è uno slogan, è una competenza da condividere.

La seconda colonna è la formazione: un calendario di corsi interni che spazia dal rischio idraulico alle radiocomunicazioni, dalla topografia e orientamento alla guida dei mezzi d’emergenza, fino al BLS e BLS-D, con accreditamenti riconosciuti. Qui si capisce quanto il “fare” sia figlio del “sapere” e dell’addestramento ripetuto, perché ogni manovra in acqua è una catena: una sola imprecisione e l’intervento rischia di compromettersi.

Infine il soccorso: quando arrivano piogge estreme, esondazioni, città allagate, i volontari S.W.R.T.T. vengono attivati per la salvaguardia della vita, il soccorso tecnico e la ricerca di dispersi in ambito fluviale e alluvionale. Qui l’organizzazione dichiara il proprio raggio d’azione, senza enfasi, con la concretezza di chi quelle acque le ha viste da vicino.

Una squadra dentro il sistema: iscrizioni, colonne mobili, sinergie

In Italia il soccorso in scenari complessi non è improvvisazione: è sistema nazionale di Protezione Civile. E S.W.R.T.T. ne fa parte: dal gennaio 2019 è iscritta nell’elenco centrale delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, categoria C1. Un dettaglio che pesa: significa essere chiamati e integrati nelle colonne mobili regionali e nazionali, muoversi in catena di comando, parlare la stessa lingua operativa dei corpi istituzionali.

Non è un cappello formale. Lo si è visto nelle emergenze: l’associazione è stata impiegata accanto al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle principali alluvioni regionali, con riscontri positivi sul campo. È in queste righe che si legge l’identità: specializzati, coordinati, affidabili.

E quando l’Italia intera chiama, la risposta è operativa. Durante l’alluvione in Emilia-Romagna, nel maggio 2023, la squadra ha operato con la Colonna Mobile Nazionale e la Regione Toscana per attività di ricerca e soccorso: gommoni in strade trasformate in canali, civili evacuati, corsi d’acqua da attraversare in sicurezza. Immagini e note di rassegna stampa sul sito raccontano ore in cui l’addestramento diventa vita concreta.

Formarsi per intervenire: perchĂŠ in acqua ogni secondo conta

C’è un passaggio del sito che racconta molto, quasi tra le righe: l’addestramento continuo. Non basta saper condurre un gommone o lanciare una corda. Serve leggere la corrente, valutare gli ostacoli, comunicare con radio affidabili, pianificare manovre e vie di fuga, conoscere l’allerta meteo e gli scenari idraulici del territorio.

Per questo l’associazione struttura un ventaglio di corsi interni, dall’ABC del rischio fino ai moduli più tecnici. È la differenza tra “andare” e “arrivare”, tra improvvisare e garantire. Non è un mondo chiuso: in Italia esistono scuole e percorsi avanzati dedicati al soccorso fluviale e alluvionale, segno di una professionalizzazione crescente nell’ambito. Collocare S.W.R.T.T. dentro questo ecosistema aiuta a comprendere la qualità e la cultura della sicurezza che permeano il settore.

Dalla memoria dell’acqua alla cultura del territorio

La pagina sulla storia è schietta: l’idea del gruppo prende forma dopo le piene del Serchio. Chi vive un’alluvione non dimentica. Da quella memoria nasce una cultura del territorio che si traduce in educazione nelle scuole, presidio informativo in piazza, partecipazione a campagne nazionali. È un circolo virtuoso: più cittadini informati, meno rischi nelle fasi critiche. Non è curioso che, su un sito dedicato a chi “salva”, il primo verbo sia “prevenire”?

Presenza sul campo e nei canali: notizie, social, rete

Tra le notizie compaiono iniziative solidali, come la raccolta fondi a fianco di Croce Rossa, UNHCR e UNICEF per l’Ucraina, attività pubbliche e momenti di esercitazione. La componente “rete” è costante: un’associazione di volontariato vive di sinergie e trasparenza. Anche i canali social – utili in emergenza per aggiornare in tempo reale – fotografano addestramenti, uscite e collaborazioni.

FAQ

Che cos’è S.W.R.T.T.?
È un’organizzazione di volontariato di Protezione Civile specializzata in soccorso fluviale e alluvionale, con attività di prevenzione, formazione e intervento operativo.

Come si attiva in emergenza?
All’interno del sistema nazionale di Protezione Civile, mediante colonne mobili e in coordinamento con autorità e Vigili del Fuoco.

Quali corsi svolge?
Dal rischio idraulico alle radiocomunicazioni, dalla topografia al BLS-D, con attenzione alla pianificazione e al sistema di allerta meteo.

Dove informarsi sulle buone pratiche in caso di alluvione?
Sullo stesso sito e attraverso le campagne di sensibilizzazione promosse a livello nazionale.

Un intervento recente?
Durante l’alluvione in Emilia-Romagna, nel maggio 2023, la squadra ha effettuato attività di ricerca e soccorso in aree allagate sotto il coordinamento del sistema di Protezione Civile nazionale.