Viola Mazzotti, una giovane di 23 anni residente a Cervia e originaria di Milano Marittima, ha perso la vita in un tragico incidente stradale a Bologna.
Chi era Viola Mazzotti?
Era una studentessa impegnata in un Master presso la Católica Lisbon School of Business and Economics, specializzandosi in Management e Marketing Strategico. L’incidente si è verificato alle nove del mattino all’incrocio tra via dell’Arcoveggio e via De Giovanni. Proprio mentre percorreva la pista ciclabile. Un camion appartenente a una ditta attiva nei cantieri del tram, svoltando a destra verso la periferia, l’ha investita.
La giovane è finita sotto l’asse posteriore del mezzo. E, purtroppo, non ce l’ha fatta. Sul luogo sono intervenuti anche polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco per avviare la ricostruzione della dinamica. Secondo le prime informazioni, la ragazza stava attraversando sulle strisce della ciclabile al momento dell’incidente.
La drammatica vicenda ha riacceso la discussione sulla sicurezza stradale
L’associazione Bologna30 – Una città per tutt* ha denunciato l’aumento delle vittime tra pedoni e ciclisti, sottolineando che solo nel 2025 si sono già registrate sette morti fra gli utenti più vulnerabili. Hanno richiesto un impegno concreto nel rendere la città più sicura, annunciando un presidio nel luogo dell’incidente per il pomeriggio di mercoledì.
Una notizia che ha sconvolto tutti
Anche il quartiere Navile è stato travolto dal dolore. Federica Mazzoni, presidente del quartiere, ha espresso vicinanza alla famiglia, definendo l’accaduto una tragedia che colpisce profondamente tutta la comunità e ribadendo l’importanza di garantire maggiore sicurezza sulle strade.
Oltre alle circostanze dell’incidente, emerge nella memoria collettiva l’immagine di Viola: una giovane brillante e ambiziosa, appassionata di nuoto, escursionismo e arrampicata. Sul suo profilo LinkedIn si descriveva come curiosa e determinata. La sua vita, piena di progetti e speranze, si è tragicamente interrotta all’incrocio di una Bologna che oggi si ferma a riflettere.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
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