Dividendi di novembre 2025: quali aziende staccano la cedola e cosa deve sapere chi investe

Serena Comito

Dividendi di novembre 2025: quali aziende staccano la cedola e cosa deve sapere chi investe

Novembre non è mai un mese qualunque per chi investe in Borsa Italiana. È il periodo in cui molte società, soprattutto del settore bancario e finanziario, distribuiscono l’acconto sul dividendo dell’anno successivo. Nel 2025 questa tradizione si è confermata, con una seduta – quella del 24 novembre – che ha attirato l’attenzione degli investitori per il numero di aziende coinvolte e per gli importi delle cedole.

Le aziende che hanno staccato il dividendo a novembre

Lo stacco dei dividendi è avvenuto in date diverse, ma la giornata chiave è stata il 24 novembre 2025, quando sedici società italiane hanno proceduto con la distribuzione dell’acconto. È un appuntamento particolarmente rilevante perché interessa titoli molto presenti nei portafogli degli investitori retail.

Tra le società più attese figurano:

  • Intesa Sanpaolo, che ha distribuito un acconto di 0,186 euro per azione;
  • UniCredit, con un acconto ben più corposo, pari a 1,4282 euro per azione;
  • ENI, che ha staccato la seconda tranche del dividendo 2025, pari a 0,26 euro per azione;
  • Banca Mediolanum, con un acconto di 0,60 euro per azione;
  • Banco BPM, che ha distribuito 0,46 euro per azione;
  • BPER Banca, con un acconto di 0,10 euro per azione;
  • Inwit, che ha previsto un dividendo straordinario di 0,2147 euro per azione.

La data di pagamento, per la maggior parte dei titoli, è fissata a partire dal 26 novembre.

Come funziona lo stacco del dividendo

Il meccanismo del dividendo non è sempre intuitivo, e spesso genera dubbi tra i nuovi investitori.
Per avere diritto alla cedola, è necessario risultare azionisti alla chiusura del giorno precedente lo stacco. Questo significa che l’acquisto dell’ultimo minuto non garantisce automaticamente il diritto al pagamento.

Il giorno dello stacco, il titolo viene scambiato “ex dividendo”, cioè con una rettifica automatica del prezzo che riflette l’importo della cedola. Se, ad esempio, un’azione stacca 0,20 euro di dividendo, il suo prezzo potrebbe aprire la seduta con una riduzione equivalente.

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Perché il mese di novembre è così importante

La maggior parte degli stacchi di novembre riguarda società solide, storicamente generose nella distribuzione dei dividendi. In particolare, banche e grandi società energetiche tendono a concentrare gli acconti in questa parte dell’anno.

Per molti investitori, novembre diventa così un mese chiave per diverse ragioni:

  • è il momento per fare il punto sui rendimenti dell’anno;
  • permette di incassare una parte del dividendo con anticipo rispetto alla primavera;
  • aiuta a valutare quali titoli mantenere in portafoglio in ottica di medio-lungo periodo.

C’è anche chi utilizza questa fase per operazioni tattiche di breve periodo, entrando prima dello stacco per incassare la cedola e poi decidere se mantenere la posizione.

I rendimenti e le opportunità

Guardando i rendimenti stimati, alcuni titoli hanno offerto percentuali particolarmente interessanti.
Secondo le analisi pubblicate nei giorni precedenti allo stacco, Intesa Sanpaolo mostrava un rendimento intorno al 3,29%, mentre Banca Mediolanum si attestava sopra il 3%.
UniCredit, pur non offrendo un rendimento percentuale tra i più alti, resta uno dei titoli più osservati per solidità e distribuzione progressiva degli utili.

Chi investe a lungo termine sa bene che il dividendo non è soltanto una voce di guadagno immediato, ma un elemento centrale nella costruzione della performance totale del portafoglio nel corso degli anni.

Cosa aspettarsi dopo lo stacco

Nei giorni successivi allo stacco del dividendo, i titoli possono seguire percorsi differenti. Alcune azioni recuperano rapidamente il gap di prezzo generato dalla cedola; altre, invece, impiegano più tempo o continuano a scendere se il mercato è influenzato da notizie negative o da una fase ribassista generale.

Per questo motivo molti analisti suggeriscono di non guardare solo al dividendo, ma di considerare l’andamento complessivo del titolo, il livello di debito dell’azienda e le prospettive del settore di appartenenza.

FAQ

Quando sono stati staccati i principali dividendi di novembre 2025?
Il 24 novembre, con pagamento dal 26 novembre per molte società.

Chi ha distribuito i dividendi più interessanti?
Intesa Sanpaolo, UniCredit, ENI, Banca Mediolanum, Banco BPM e Inwit tra i principali titoli.

Come si ha diritto al dividendo?
Bisogna essere azionisti alla chiusura del giorno precedente lo stacco.

Cosa succede al prezzo dell’azione dopo lo stacco?
Viene rettificato al ribasso per riflettere il valore della cedola.

Conviene investire solo per il dividendo?
Dipende dalla strategia: può essere interessante, ma va valutato insieme all’andamento del titolo e al mercato.