Napoli dice addio a Carlo Ferrari ex giocatore degli Oaks. Aveva 66 anni

Daniela Devecchi

Napoli dice addio a Carlo Ferrari ex giocatore degli Oaks. Aveva 66 anni

La notizia è arrivata all’alba e si è diffusa nel quartiere Vomero con quella rapidità che hanno solo le cose che colpiscono davvero: Carlo Ferrari, 66 anni, se n’è andato improvvisamente, lasciando dietro di sé un mosaico di storie, passioni e legami che oggi in molti stanno rimettendo insieme.
Ma chi era davvero quest’uomo dalla vita così vasta e sorprendente?

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Un volto familiare del Vomero

Ferrari era vomere­se di nascita, uno di quei personaggi che, anche senza cercare la luce dei riflettori, finiscono per diventare parte del paesaggio umano di un quartiere.
Negli anni ’80 aveva ricoperto anche il ruolo di consigliere circoscrizionale, una parentesi politica che racconta quanto fosse radicato nel territorio e quanto avesse a cuore la sua comunità.

Il capitolo sportivo: gli Oaks Napoli

C’è un dettaglio che incuriosisce sempre chi scopre la sua storia per la prima volta: Ferrari ha giocato a football americano in Serie A, vestendo la maglia degli Oaks Napoli.
Una squadra che oggi molti ricordano come un’avventura visionaria, fatta di entusiasmo più che di mezzi, nata a metà degli anni ’80 e capace di portare a Napoli uno sport che allora sembrava quasi fantascienza.

Ferrari, raccontano, ha continuato a giocare fino a oltre i quarant’anni. Una scelta che dice molto di lui, della sua determinazione, della sua fisicità, del suo modo di vivere lo sport come una forma di identità.

Una vita piena di capitoli inattesi

Della sua vita privata si sa poco: era fratello di Luca Ferrari, noto agente di viaggi napoletano.
Poi ci sono gli aneddoti, quelli che circolano da anni e che oggi risuonano ancora di più. Si dice che fosse stato istruttore di sopravvivenza e che, durante un periodo in Africa, fosse diventato addirittura “l’unico bianco che i guerrieri Masai portavano con loro a caccia”.
Una frase che lascia un sorriso incredulo, vero? Forse è totalmente vera, forse appartiene a quel territorio di storie che diventano leggenda. Ma racconta bene la cifra del personaggio: imprevedibile, curioso, sempre oltre il bordo delle convenzioni.

L’addio

Ferrari è morto all’improvviso, stroncato da un infarto. Una fine rapida, spiazzante, che ha colto di sorpresa anche chi sapeva delle sue battaglie di salute.
I funerali si sono svolti nella chiesa di San Gennaro in via Bernini 55, lo stesso quartiere dove aveva vissuto, amato, costruito legami.

Perché la sua storia colpisce ancora

Forse perché parla di un Napoli meno raccontato.
Forse perché ricorda un uomo che ha vissuto molte vite: lo sportivo, il politico di quartiere, il viaggiatore, l’istruttore, l’amico fedele.
E se ti dicessimo che proprio figure come la sua, un po’ misteriose e un po’ epiche, sono quelle che danno anima a una città?

FAQ su Carlo Ferrari

Chi era Carlo Ferrari?
Un ex giocatore degli Oaks Napoli, volto noto del Vomero e figura storica del quartiere.

Quanti anni aveva al momento della morte?
Aveva 66 anni.

Di cosa è morto Carlo Ferrari?
Di un infarto improvviso.

Aveva una famiglia nota pubblicamente?
Sì, è noto il legame con il fratello Luca Ferrari, agente di viaggi.

Quali attività ha svolto nella sua vita?
Football americano, politica circoscrizionale e — secondo alcuni racconti — attività di sopravvivenza in Africa.