Negli ultimi mesi qualcosa si sta muovendo nel panorama dei mutui, e non si tratta solo di tassi o nuove offerte bancarie. A cambiare, questa volta, è il profilo di chi il mutuo lo richiede davvero. E osservando i numeri più da vicino, emerge un racconto diverso dal solito: una città dove crescono autonomia professionale, pianificazione economica e una nuova idea di indipendenza abitativa.
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Più lavoratori autonomi tra i richiedenti
Il primo dato che salta agli occhi riguarda i lavoratori autonomi. Oggi rappresentano l’11,9% delle richieste di mutuo, una quota molto più alta della media nazionale, ferma all’8,99%. Non è una semplice variazione statistica: dietro c’è un’economia locale fatta di freelance, professionisti, startupper e imprenditori che hanno scelto di costruire la propria casa – e la propria stabilità – partendo dalla libertà lavorativa.
Non è curioso come, proprio in un mercato complesso, siano loro a spingere per un investimento così importante?
Un’età media più matura e consapevole
Anche l’età racconta una storia a sé. La fascia più presente è quella tra i 35 e i 44 anni, che tocca il 37,8% delle richieste. A livello nazionale si scende al 34,5%. Si tratta di persone che hanno alle spalle anni di lavoro, scelte già ponderate e una visione più chiara del proprio futuro. I più giovani, invece, faticano a entrare in questo percorso: tra i 25 e i 34 anni, la quota resta più bassa. Le ragioni? Il costo medio più elevato degli immobili e un ingresso spesso ritardato nella stabilità professionale.
Te lo aspettavi o pensavi che fossero i trentenni i più attivi sul fronte casa?
La crescita della componente femminile
C’è poi un altro elemento che cambia la prospettiva: la presenza femminile. Le donne rappresentano quasi il 40% delle richieste, contro il 32,2% della media nazionale. Un numero che racconta più di mille analisi: una città dove la partecipazione al mercato del lavoro è forte, il tema dell’equilibrio di genere non è solo teorico e la capacità di programmare le proprie finanze porta molte donne a fare un passo deciso verso l’indipendenza abitativa.
E se fosse questo il vero segnale di un cambiamento sociale già in atto?
Uno specchio delle trasformazioni della città
Guardando tutti questi indicatori insieme, appare chiaro come il mercato dei mutui non sia più solo un termometro economico, ma anche un riflesso delle trasformazioni culturali e professionali della città. Una fotografia che mostra maturità, determinazione e un rapporto sempre più lucido con il desiderio – e il diritto – di costruire una casa tutta propria.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






