C’è un momento, nelle cronache nere, in cui la realtà sembra scollarsi dal suo corso abituale. Martedì 19 novembre 2025, a San Paolo Bel Sito, nel Napoletano, quel momento si è consumato intorno alle 15:15, quando un ragazzo ha composto il 112 e ha pronunciato una frase che nessuno vorrebbe mai dire né sentire:
«Ho accoltellato mia sorella.»
Quel ragazzo è Vincenzo Riccardi, 25 anni. Il nome che nelle ultime ore ha iniziato a comparire sulle pagine di cronaca, ma senza che la sua storia, la sua vita, il suo quotidiano siano ancora davvero emersi. Le uniche certezze, per ora, arrivano dagli articoli delle testate che hanno ricostruito i fatti minuto per minuto.
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L’identità di Vincenzo Riccardi
Gli investigatori confermano un dato semplice e terribile: Vincenzo è il fratello maggiore di Noemi Riccardi, la ragazza trovata senza vita nel suo appartamento di via San Paolo Bel Sito 150, quinto piano del Palazzo Cassese.
La telefonata al 112: l’istante che ha cambiato ogni cosa
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, è stato Vincenzo a chiamare i soccorsi, indicando con precisione il luogo: «Via San Paolo Bel Sito 150». Una telefonata asciutta, diretta, senza tentativi di fuga o depistaggi.
Non è curioso come a volte la voce di una persona, in pochi secondi, riesca a tradurre un intero vortice emotivo? I carabinieri che sono entrati nel palazzo lo hanno trovato lì, immobile, sotto shock, già pronto a consegnarsi.
In casa, invece, c’era Noemi. I sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla.
Le indagini: un puzzle ancora tutto da comporre
Al momento, a coordinare il lavoro c’è il pubblico ministero di turno della Procura di Nola, arrivato sul posto nel tardo pomeriggio.
Gli accertamenti in corso riguardano:
- la dinamica esatta dell’aggressione
- l’arma utilizzata
- i minuti precedenti al fatto
- il quadro psicologico di Vincenzo
Gli investigatori stanno ascoltando vicini, familiari, chiunque possa dare un frammento utile. Ma al momento non emergono elementi ufficiali che chiariscano il perché.
È uno di quei casi in cui la cronaca arriva prima della comprensione, e il lavoro degli inquirenti deve prendersi il tempo che serve.
Una comunità attonita
San Paolo Bel Sito è un paese piccolo, uno di quelli dove i cognomi si riconoscono subito. La notizia ha fatto il giro del paese in un attimo, scendendo per le strade come una lama di gelo.
Qualcuno avrà visto Vincenzo quella mattina? Qualcun altro avrà incrociato Noemi poche ore prima?
Sono domande che risuonano nelle piazze, nei corridoi del municipio, nei negozi che oggi hanno abbassato la voce.
Vincenzo oggi: cosa succede adesso
Dopo la telefonata e il fermo, Vincenzo è stato portato via sotto la tutela dei carabinieri della Compagnia di Nola.
L’interrogatorio con il pm è atteso, ma non ci sono ancora notizie rese pubbliche sui contenuti.
Né è stato diffuso, almeno per ora, un comunicato ufficiale della Procura.
Il quadro è quello di un’indagine appena aperta, con un unico punto fermo: lui è l’unico sospettato e l’unico che può spiegare cosa accaduto.
FAQ
Quanti anni ha Vincenzo Riccardi?
25 anni, come riportato dalle fonti giornalistiche locali.
Chi ha chiamato il 112?
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, è stato lui a telefonare e confessare l’accoltellamento.
È stato arrestato?
È attualmente sotto controllo dei carabinieri; i provvedimenti ufficiali devono ancora essere comunicati.
Dove è avvenuto l’omicidio?
In via San Paolo Bel Sito 150, al quinto piano di Palazzo Cassese, nel comune di San Paolo Bel Sito (Napoli).
Si conosce il movente?
No, al momento non è stato reso noto alcun movente ufficiale.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






