A Sassari il calcio non è solo sport: è senso di appartenenza, volti familiari, figure che restano. E quando una di queste se ne va, la città si stringe davvero. La scomparsa di Franco Pinna, allenatore conosciutissimo nel panorama calcistico locale, ha scosso società , ragazzi, colleghi e interi quartieri.
La notizia è circolata nella mattinata di oggi 18 novembre, lasciando un vuoto improvviso.
EtĂ , origini e ambiente sportivo
La vita di Franco Pinna è sempre stata intrecciata al calcio sassarese. Non un personaggio mediatico, non uno di quelli che fanno notizia ogni giorno, ma uno di quelli che fanno la differenza sul campo.
Chi lo ha conosciuto racconta di un uomo misurato, gentile, appassionato, capace di parlare poco ma dire sempre la cosa giusta. Lo sapevi che molti dei ragazzi passati sotto la sua guida lo ricordano come “una figura fondamentale” più ancora che come un allenatore?
Il suo nome circolava spesso nei settori giovanili: Pinna era uno di quei tecnici capaci di formare prima la persona, poi il calciatore. Un’impronta che a Sassari riconoscono in pochi.
Carriera nel calcio sassarese
Il legame più forte è quello con la Lanteri, società della quale era parte integrante.
Allenatore rispettato e punto di riferimento costante, Pinna ha accompagnato generazioni di ragazzi con un metodo semplice e rigoroso: rispetto, disciplina, ascolto. Tre parole che oggi, nel mondo dello sport giovanile, sembrano quasi un lusso.
La società lo ha ricordato con un messaggio che dice molto più di una biografia formale. In poche righe ha restituito il ritratto di un uomo “di rara signorilità , sempre pacato nei modi e nella voce”, capace di trasmettere valori prima ancora delle tecniche di gioco.
Un profilo che appartiene a quella categoria di allenatori che fanno crescere gli atleti, ma soprattutto gli esseri umani.
E se ti dicessimo che alcuni ex allievi, dopo aver letto la notizia, hanno raccontato episodi di campo, consigli ricevuti, persino rimproveri costruttivi? Indizi di un rapporto autentico, fatto di presenza e cure quotidiane.
La scomparsa dopo una breve malattia
Franco Pinna si è spento la mattina del 18 novembre, dopo una breve malattia. Una notizia arrivata senza preavviso al grande pubblico, proprio come spesso accade per le figure che lavorano lontane dai riflettori.
La Lanteri, nel suo messaggio, parla di “vuoto immenso”.
E non è retorica. Chi vive lo sport a livello locale sa quanto alcune persone riescano a tenere insieme gruppi, generazioni, famiglie. Pinna era uno di questi nodi invisibili, quei punti che da soli tengono in equilibrio un settore giovanile.
Il ricordo della societĂ e della comunitĂ
Il messaggio pubblicato dalla Lanteri è un ritratto affettuoso, quasi commosso:
- “Grande professionista”
- “Persona di rara signorilità ”
- “Capace di lasciare un segno profondo nei ragazzi”
Una comunità intera – dirigenti, tecnici, atleti, genitori – si è stretta attorno alla famiglia.
Non è curioso come, in alcune città , il calcio diventi una grande famiglia allargata?
In tanti hanno sottolineato la sua capacitĂ di formare centinaia di giovani, spesso con la calma di chi non ha bisogno di alzare la voce per essere ascoltato.
Non tutti gli allenatori diventano “maestri”. Alcuni sì.
Funerali
I funerali di Franco Pinna si tengono mercoledì 19 novembre alle 15.00, nella Chiesa di San Pio X a Li Punti.
Un luogo simbolico per una comunitĂ che, domani, si ritroverĂ a salutarlo insieme.
FAQ
Chi era Franco Pinna?
Un allenatore molto conosciuto nel calcio sassarese, figura storica della societĂ Lanteri e punto di riferimento per i giovani.
Di cosa è morto Franco Pinna?
Secondo quanto riportato dalle fonti locali, è deceduto dopo una breve malattia.
Quali squadre ha allenato?
Era legato in modo particolare alla Lanteri, dove ha formato generazioni di ragazzi.
Quando si svolgono i funerali?
Mercoledì 19 novembre alle ore 15.00, presso la Parrocchia San Pio X a Li Punti.
Era noto anche fuori da Sassari?
Principalmente nell’ambiente calcistico locale, dove era molto stimato per i valori umani e la dedizione al settore giovanile.
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Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






