Chi è Alessio Romenzi, marito di Francesca Mannocchi: carriera, vita privata e cosa ha detto sulla malattia della moglie

Serena Comito

Chi è Alessio Romenzi, marito di Francesca Mannocchi: carriera, vita privata e cosa ha detto sulla malattia della moglie

Il nome di Alessio Romenzi è legato da anni alle immagini delle guerre contemporanee.
Un fotografo italiano che ha raccontato la Siria, la Libia, il Medio Oriente e molte altre terre dove la vita quotidiana sparisce sotto il rumore delle armi.
Accanto a questa dimensione professionale, Romenzi è conosciuto anche per il suo legame con la giornalista e documentarista Francesca Mannocchi, una delle voci più rilevanti del giornalismo di guerra italiano.

Ma chi è davvero Romenzi? Da dove arriva? E soprattutto: ha mai parlato pubblicamente della malattia della moglie?
Partiamo dalle certezze.

Dalle origini a oggi: il percorso di un fotografo nato fuori dai circuiti tradizionali

Alessio Romenzi nasce nel 1974, cresce in Umbria, nella zona di Colle Sant’Angelo, e prima di diventare reporter internazionale lavora come operaio metalmeccanico alla ThyssenKrupp di Terni.
Una biografia rara: non arriva dal mondo del giornalismo, non frequenta scuole di reportage, ma si forma sul campo, tra improvvisazione e disciplina.

Nel 2009 si trasferisce in Medio Oriente e inizia a lavorare come fotoreporter freelance, un percorso che lo porterà in:

  • Siria
  • Libia
  • Iraq
  • Palestina
  • Libano
  • zone di conflitto in Africa ed Europa

Le sue immagini vengono pubblicate da testate come The Guardian, Time Magazine, The New York Times, Corriere della Sera, La Repubblica.

Fonti: Festival del Giornalismo, Wikipedia

Premi e riconoscimenti internazionali

Il suo lavoro è stato premiato più volte:

  • premi World Press Photo
  • riconoscimento UNICEF Photo of the Year
  • menzioni e premi per reportage su Siria e Libia

Romenzi è considerato uno dei fotografi italiani più rigorosi nel documentare la dimensione umana dei conflitti, con un linguaggio diretto e asciutto.

Fonti: Festival del Giornalismo, Wikipedia

Il rapporto con Francesca Mannocchi: lavoro, vita e una storia condivisa

Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi condividono vita e lavoro.
Lei giornalista e documentarista; lui fotografo.
Insieme hanno firmato progetti come “Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018.

Le fonti parlano di marito, altre di compagno.
Non esiste una comunicazione ufficiale che chiarisca lo stato civile, ma è certo che:

  • lavorano insieme da anni
  • convivono
  • condividono un percorso personale e professionale molto intenso

Fonte: ProfessioneReporter, Libero Magazine

La malattia di Francesca Mannocchi: cosa ha detto Romenzi?

La giornalista Francesca Mannocchi ha dichiarato pubblicamente di essere affetta da sclerosi multipla.
Ne ha parlato in interviste, articoli e libri, raccontando il suo percorso con una voce diretta e spesso politica.

La domanda cruciale è: Alessio Romenzi ha mai parlato della malattia della moglie?

Dalla ricerca nelle fonti affidabili emerge questo:

  • Non risultano dichiarazioni pubbliche di Alessio Romenzi sulla malattia di Mannocchi.
  • Non ci sono interviste, comunicati o post verificabili in cui lui affronti il tema.
  • Le uniche testimonianze sul percorso di salute della giornalista sono sempre di Mannocchi stessa, mai di Romenzi.

Questo dato è importante da riportare in modo trasparente: nessuna fonte autorevole attribuisce a Romenzi commenti sulla sclerosi multipla della moglie.

Un profilo riservato, anche quando la vita privata diventa pubblica

Il silenzio di Romenzi sulla malattia della compagna non è un’assenza: è una scelta.
Nel suo lavoro — e nella sua vita — ha sempre mantenuto un profilo riservato, lasciando alla voce di Mannocchi lo spazio per raccontare il proprio corpo, la propria malattia, le proprie battaglie.

Il pubblico conosce le sue fotografie, non i suoi dettagli personali.
È probabilmente questo che ha definito la sua immagine: un professionista rigoroso che porta il conflitto davanti alla macchina fotografica, non nelle dichiarazioni pubbliche.