Proseguono le ricerche di Federico Baruzzi, il diciannovenne originario del Ravennate scomparso da martedì. Lo studente, al primo anno di Economia presso l’Università di Ferrara, si è allontanato dalla sua casa a Pontelagoscuro, una frazione del capoluogo estense, senza portare con sé né il cellulare né l’iPad.
Le indagini e le ricerche di Federico Baruzzi
La Prefettura ha avviato il piano provinciale per le persone scomparse e la sua fotografia ha iniziato a circolare mercoledì, giorno in cui è stato ufficialmente lanciato l’allarme.
La descrizione del ragazzo:
- Altezza: 183 cm;
- Capelli chiari;
- Occhi castani;
- Indossa gli occhiali da vista.
La sua famiglia vive a Lugo, in provincia di Ravenna; invece il ragazzo studia all’università ferrarese. Il solo indizio al momento saltato fuori è l’acquisto di un biglietto dell’autobus. Il dettaglio però, che a primo acchito aggiungeva speranza, e adesso invece risulta confusionario, è un movimento bancario. Tuttavia, i familiari non escludono che il portafoglio del giovane possa essere stato sottratto. Rendendo dunque questa pista poco affidabile.
L’appello a Chi l’ha visto?
Nella serata di mercoledì, anche la trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’ ha diffuso un appello per facilitare il ritrovamento del diciannovenne. Chiunque lo avvisti o disponga di informazioni utili è invitato a contattare immediatamente le forze dell’ordine attraverso il numero di emergenza.
I tempi di ritrovamento: essenziale l’aiuto collettivo
E’ statisticamente provato che in simili circostanze sia essenziale la tempestività e la rapidità attraverso cui ci si muove. Quindi l’appello principale chiede a chiunque possa avere informazioni di non esitare a contattare i genitori del ragazzo o la redazione del programma televisivo. A chi non ha informazioni al riguardo invece si chiede la massima condivisione e attenzione: ogni minuto e prezioso e ogni sguardo potrebbe portare a nuove piste.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
Ma le informazioni non sono tutte uguali. Se ti arriva un’informazione e da essa non piangi, non ridi, non respiri, non ti disperi o non gioisci, essa non ti serve a nulla.
Perché l’informazione è la libertà di un popolo. Ed é nelle nostre emozioni che si avverte la vera essenza della libertà.
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