Andrea de Adamich è morto: chi era davvero sua moglie Sofia, e perché dei suoi tre figli uno resta nell’ombra?

Daniela Devecchi

Andrea de Adamich è morto: chi era davvero sua moglie Sofia, e perché dei suoi tre figli uno resta nell’ombra?

Il suo nome è stato associato alla voce che raccontava la Formula 1 su Italia 1. Eppure Andrea de Adamich era molto di più. Pilota, imprenditore, uomo di motori. E anche marito, padre, figura riservata. Uno che non faceva rumore, nemmeno quando era al centro di tutto.

Il 5 novembre 2025 si è spento a 84 anni. Non in silenzio — perché gli appassionati di corse lo hanno ricordato ovunque — ma con discrezione. Come ha sempre vissuto. Eppure, dietro il casco e il microfono, c’era una vita familiare costruita nel tempo, e non tutta sotto i riflettori.

Sofia Spanou: presenza costante, quasi invisibile

Non era la classica “moglie del pilota”. Sofia Spanou, nella vita di Andrea, è arrivata quando i motori li raccontava in TV e non li guidava più. Si sono sposati nel 2010, con una cerimonia civile. Nessun clamore.

Ma da allora non si sono mai separati. Anzi, hanno lavorato fianco a fianco. Sofia non si vedeva, ma c’era. Sempre. Presidente della struttura fondata da Andrea — il Centro Internazionale Guida Sicura — è rimasta il punto fermo anche dopo la morte del marito.

Nessuna intervista. Nessuna presenza mediatica. Solo fatti. E fedeltà.

Tre figli, ma uno resta senza volto

Lo sapevi che Andrea aveva tre figli? In tanti conoscono Gordon, che oggi lavora nel centro di famiglia. Qualcuno ha sentito parlare di Cora, che ha corso nel Turismo e ha raccolto un pezzetto della sua eredità sportiva.

Ma il terzo figlio? Nessuno sa chi sia. Nessun nome, nessuna foto. Solo il numero, riportato da alcune fonti: “tre figli”.

Una scelta voluta? Forse. Di certo rispettata da tutti. Come se attorno a quella parte della sua vita ci fosse un confine preciso: qui puoi guardare, oltre no.

Carriera vera, non solo GP

De Adamich in Formula 1 ci è stato. Ma la sua storia non si esaurisce lì. Prima di correre con Ferrari, McLaren, March, Surtees e Brabham, aveva già vinto due titoli europei nel Turismo con Alfa Romeo. E aveva trionfato nei prototipi.

La sua guida era elegante, pulita, ma mai passiva. Uno che conosceva la macchina e la portava al limite senza strafare.

Poi, nel ’73, l’incidente a Silverstone. Fine della carriera in pista. Inizio di un’altra.

Una voce familiare, e un’eredità concreta

“Grand Prix” su Italia 1. Chi non l’ha visto almeno una volta? Andrea raccontava i sorpassi con calma, ma non era mai piatto. Era competente. Conosceva quel mondo da dentro. E il pubblico lo percepiva.

E quando non parlava in TV, costruiva. Il Centro Internazionale Guida Sicura è stato il suo progetto più longevo. E oggi continua. Con Sofia al timone, con Gordon nel team. Una squadra di famiglia, ma anche un’idea che funziona.

L’addio, e le domande che restano

Se ne è andato il 5 novembre 2025. A 84 anni. Nessuna lunga malattia comunicata, nessuna foto finale. Solo un comunicato, e tanti messaggi di stima da chi lo ha conosciuto.

Ma nella vita di Andrea restano angoli non illuminati. Chi era davvero Donatella Odoardo, la donna con cui appariva nelle foto degli anni ’60? Era una compagna? Una prima moglie?

E quel terzo figlio, il cui nome non è mai comparso? Una persona lontana dai motori? O semplicemente protetta?

Forse non lo sapremo mai. E forse è giusto così.

FAQ – domande vere

Andrea de Adamich era sposato?
Sì, con Sofia Spanou dal 2010. Sempre presente, sempre riservata.

Quanti figli aveva?
Tre. Due noti (Cora e Gordon). Il terzo, mai citato pubblicamente.

Cora ha corso davvero?
Sì. Ha gareggiato nel Campionato Italiano Turismo, seguendo la passione del padre.

Gordon cosa fa?
Lavora nel Centro Guida Sicura. È spesso presente durante eventi e giornate formative.

Il terzo figlio?
Non si conosce nome, età o professione. La famiglia ha scelto il silenzio.