Câè unâItalia che quando lâacqua sale non scappa: prepara corde, indossa casco e giubbotto, studia mappe, ascolta le radio, e parte. Sul sito SoccorsoAlluvionale.it questa Italia ha un nome e una squadra: S.W.R.T.T. â Swift Water Rescue Team Toscana, organizzazione di volontariato di Protezione Civile specializzata in interventi in ambienti fluviali e alluvionali. Il loro modo di raccontarsi è essenziale, quasi militare. Ma tra le righe si legge una filosofia chiara: prima si previene, poi si forma, quindi si soccorre.
Lo sapevi? Questa realtĂ nasce dopo le esondazioni del Serchio del 2009 e del 2010: dalla ferita del territorio, lâidea di creare un gruppo dedicato, capace di muoversi dove lâacqua è forza e pericolo allo stesso tempo.
Il metodo in tre parole: Prevenzione. Formazione. Soccorso.
Sul menu del sito colpisce lâordine delle voci. Non è un caso. âIl sistema piĂš efficace per difendersi da un rischio è conoscerloâ, citano dalla campagna âIo Non Rischio â Alluvioneâ. Traduzione pratica: presidio delle piazze, incontri nelle scuole, divulgazione su segnali e comportamenti corretti in caso di allerta. Prevenire non è uno slogan, è una competenza da condividere.
La seconda colonna è la formazione: un calendario di corsi interni che spazia dal rischio idraulico alle radiocomunicazioni, dalla topografia e orientamento alla guida dei mezzi dâemergenza, fino al BLS e BLS-D, con accreditamenti riconosciuti. Qui si capisce quanto il âfareâ sia figlio del âsapereâ e dellâaddestramento ripetuto, perchĂŠ ogni manovra in acqua è una catena: una sola imprecisione e lâintervento rischia di compromettersi.
Infine il soccorso: quando arrivano piogge estreme, esondazioni, cittĂ allagate, i volontari S.W.R.T.T. vengono attivati per la salvaguardia della vita, il soccorso tecnico e la ricerca di dispersi in ambito fluviale e alluvionale. Qui lâorganizzazione dichiara il proprio raggio dâazione, senza enfasi, con la concretezza di chi quelle acque le ha viste da vicino.
Una squadra dentro il sistema: iscrizioni, colonne mobili, sinergie
In Italia il soccorso in scenari complessi non è improvvisazione: è sistema nazionale di Protezione Civile. E S.W.R.T.T. ne fa parte: dal gennaio 2019 è iscritta nellâelenco centrale delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, categoria C1. Un dettaglio che pesa: significa essere chiamati e integrati nelle colonne mobili regionali e nazionali, muoversi in catena di comando, parlare la stessa lingua operativa dei corpi istituzionali.
Non è un cappello formale. Lo si è visto nelle emergenze: lâassociazione è stata impiegata accanto al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle principali alluvioni regionali, con riscontri positivi sul campo. Ă in queste righe che si legge lâidentitĂ : specializzati, coordinati, affidabili.
E quando lâItalia intera chiama, la risposta è operativa. Durante lâalluvione in Emilia-Romagna, nel maggio 2023, la squadra ha operato con la Colonna Mobile Nazionale e la Regione Toscana per attivitĂ di ricerca e soccorso: gommoni in strade trasformate in canali, civili evacuati, corsi dâacqua da attraversare in sicurezza. Immagini e note di rassegna stampa sul sito raccontano ore in cui lâaddestramento diventa vita concreta.
Formarsi per intervenire: perchĂŠ in acqua ogni secondo conta
Câè un passaggio del sito che racconta molto, quasi tra le righe: lâaddestramento continuo. Non basta saper condurre un gommone o lanciare una corda. Serve leggere la corrente, valutare gli ostacoli, comunicare con radio affidabili, pianificare manovre e vie di fuga, conoscere lâallerta meteo e gli scenari idraulici del territorio.
Per questo lâassociazione struttura un ventaglio di corsi interni, dallâABC del rischio fino ai moduli piĂš tecnici. Ă la differenza tra âandareâ e âarrivareâ, tra improvvisare e garantire. Non è un mondo chiuso: in Italia esistono scuole e percorsi avanzati dedicati al soccorso fluviale e alluvionale, segno di una professionalizzazione crescente nellâambito. Collocare S.W.R.T.T. dentro questo ecosistema aiuta a comprendere la qualitĂ e la cultura della sicurezza che permeano il settore.
Dalla memoria dellâacqua alla cultura del territorio
La pagina sulla storia è schietta: lâidea del gruppo prende forma dopo le piene del Serchio. Chi vive unâalluvione non dimentica. Da quella memoria nasce una cultura del territorio che si traduce in educazione nelle scuole, presidio informativo in piazza, partecipazione a campagne nazionali. Ă un circolo virtuoso: piĂš cittadini informati, meno rischi nelle fasi critiche. Non è curioso che, su un sito dedicato a chi âsalvaâ, il primo verbo sia âprevenireâ?
Presenza sul campo e nei canali: notizie, social, rete
Tra le notizie compaiono iniziative solidali, come la raccolta fondi a fianco di Croce Rossa, UNHCR e UNICEF per lâUcraina, attivitĂ pubbliche e momenti di esercitazione. La componente âreteâ è costante: unâassociazione di volontariato vive di sinergie e trasparenza. Anche i canali social â utili in emergenza per aggiornare in tempo reale â fotografano addestramenti, uscite e collaborazioni.
FAQ
Che cosâè S.W.R.T.T.?
Ă unâorganizzazione di volontariato di Protezione Civile specializzata in soccorso fluviale e alluvionale, con attivitĂ di prevenzione, formazione e intervento operativo.
Come si attiva in emergenza?
Allâinterno del sistema nazionale di Protezione Civile, mediante colonne mobili e in coordinamento con autoritĂ e Vigili del Fuoco.
Quali corsi svolge?
Dal rischio idraulico alle radiocomunicazioni, dalla topografia al BLS-D, con attenzione alla pianificazione e al sistema di allerta meteo.
Dove informarsi sulle buone pratiche in caso di alluvione?
Sullo stesso sito e attraverso le campagne di sensibilizzazione promosse a livello nazionale.
Un intervento recente?
Durante lâalluvione in Emilia-Romagna, nel maggio 2023, la squadra ha effettuato attivitĂ di ricerca e soccorso in aree allagate sotto il coordinamento del sistema di Protezione Civile nazionale.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






