Chi é Nicolás Maduro, il Presidente del Venezuela? Ultime notizie, ricercato, youtube, partito, orientamento politico

Giorgia Tedesco

Nicolás Maduro è un sindacalista venezuelano. È un uomo imponente di 61 anni, con una statura vicina ai due metri. Un uomo che col suo aspetto riflette anche il passare del tempo. Capelli e baffi corvini ora punteggiati di grigio.

Chi é Nicolás Maduro?

Nicolás Maduro è un sindacalista venezuelano. Prima di entrare in politica, ha lavorato come autista di autobus nella capitale, Caracas. E ha avuto un ruolo attivo come sindacalista. In passato ottene il 51,2% dei voti, confermandosi Presidente del Venezuela. Paese che governò con un regime autoritario. Tre anni fa fu designato come erede dall’allora presidente alle prese con un tumore. Succedendo a Chávez, Maduro cercò di riproporre la politica del “socialismo bolivariano”. Elevando così la figura del suo predecessore quasi a livello sacro e usandola per giustificare le sue successive ricandidature. Durante una campagna elettorale dichiarò persino di aver comunicato direttamente con Chávez. Comparso a lui sotto forma di un uccellino.

La politica del Presidente

Come il suo mentore politico, ha adottato una retorica fortemente anti-imperialista, accusando gli Stati Uniti e i paesi occidentali di essere alla radice dei problemi del Venezuela. I suoi programmi sociali hanno seguito la linea impostata da Chávez: nazionalizzazioni volte a finanziare servizi sanitari, educativi e alimentari, mirati principalmente alle classi più svantaggiate. Tuttavia, il costo è stato pesante in termini di legalità e delle libertà economiche e civili. Due pilastri fondamentali hanno sostenuto il suo potere. L’appoggio delle forze armate e quello della Corte costituzionale. Durante l’era Chávez, il Venezuela poteva contare sulle entrate dal petrolio grazie agli alti prezzi internazionali. Assicurandosi una relativa prosperità.

La crisi economica, la caduta dei prezzi del petrolio e la gestione

Diversamente, Maduro si è trovato a dover gestire una crisi economica senza precedenti. Sicuramente acutizzata dalla caduta dei prezzi del petrolio, da un’inflazione fuori controllo e dalla drammatica carenza di beni essenziali. Questa situazione ha trascinato il paese in una vera emergenza umanitaria. Forzando milioni di venezuelani a emigrare. Le richieste di cambiamento della popolazione sono state duramente soffocate. I dissidenti incarcerati arbitrariamente o delegittimati attraverso elezioni manipolate.

La linea autoritaria e senza sconti di Nicolás Maduro

Le proteste contro il governo socialista, guidate soprattutto dai giovani, sono state stroncate. Come? Con brutale repressione da parte delle forze di polizia. Le elezioni alterate al fine di mantenere il potere hanno portato analisti internazionali a definire il regime di Maduro come una dittatura. Le elezioni legislative del 2016 segnarono una vittoria dell’opposizione. La risposta di Maduro fu la proclamazione dello stato di emergenza. Adottando misure come blackout programmati per risparmiare energia e settimane lavorative ridotte a soli due giorni per i dipendenti pubblici. Poco dopo, il Parlamento fu sciolto dalla Corte costituzionale per presunti oltraggi al presidente. Nel 2018 Juan Guaidó, allora capo dell’opposizione, provò inutilmente a rovesciare Maduro. Si autoproclamò presidente. Tuttavia, non riuscì a ottenere il supporto delle forze di sicurezza. Maduro è noto per il suo carisma teatrale. E’ onnipresente sui media statali dove spesso si mette in mostra ballando la salsa o cantando.

Un presidente teatrale e la canzone Despacito

Quattro anni fa eseguì una parodia della famosa canzone ‘Despacito’. Come mai? La usò per comunicare alcune modifiche costituzionali. In passato anticipò anche le festività natalizie al mese di novembre nel tentativo dichiarato di “rendere tutti più felici”. Il voto lo ha visto prevalere con un margine minimo. Tra le accuse dell’opposizione sui presunti brogli e la mancanza di trasparenza nelle elezioni. La comunità internazionale ha perlopiù rifiutato di riconoscere la sua vittoria.