Hai presente quel dolore improvviso che spezza il fiato, quello che arriva senza preavviso e travolge tutto? È quello che ha colpito la famiglia di Evan Oscar Delogu, il ragazzo di 18 anni morto il 29 ottobre 2025 in un incidente in moto a Bellaria Igea Marina.
E nel cuore di questa tragedia c’è lei: Titti Peverelli, la madre che finora ha scelto – o forse ha dovuto – restare in disparte. Una presenza silenziosa ma profonda, che merita di essere raccontata.
Lo sapevi che il suo nome compare pochissimo nei giornali, anche dopo la tragedia? E se ti dicessimo che, a volte, il silenzio parla più di mille parole?
Le origini e la storia di una madre
Titti Peverelli non è un volto noto, ma la sua storia incrocia un luogo che ha segnato un’epoca: la comunità di San Patrignano. È lì che, negli anni Ottanta, conobbe Walter Delogu, l’uomo che sarebbe diventato il padre dei suoi figli. Entrambi arrivavano da esperienze difficili, ma in quella comunità trovarono un modo per ricominciare.
Titti lavorava come fotografa, documentando la vita quotidiana all’interno della comunità. Uno sguardo discreto ma partecipe, forse lo stesso sguardo con cui oggi affronta il dolore. Dopo quell’esperienza, ha vissuto per anni a Rimini insieme alla figlia Andrea Delogu, oggi conduttrice televisiva e radiofonica.
Evan, il figlio più giovane, era nato anni dopo e rappresentava per lei un nuovo inizio. Il legame madre-figlio, raccontano gli amici, era forte e tenero, costruito nella normalità dei giorni semplici, tra scuola, passioni e sogni.
Il silenzio dopo la tragedia
Da quando è arrivata la notizia dell’incidente di Evan, la madre non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche. Non un’intervista, non una parola ai giornali. Solo un accenno, tra le righe di un messaggio condiviso dal padre, dove si leggeva un semplice: “Il tuo papà… e la tua mamma”.
Un gesto minimo, ma denso di significato.
In un momento in cui tutti vogliono parlare, lei ha scelto il contrario: tacere. Non per distanza, ma per rispetto, per protezione, per dolore. È un silenzio che pesa, ma che racconta più di quanto sembri.
C’è chi dice che la madre si trovi ancora a Rimini, accanto alla figlia Andrea, cercando di affrontare insieme il lutto. Nessuna foto, nessuna apparizione pubblica. Solo la discrezione di una donna che ha già attraversato momenti duri e ora sceglie di chiudersi nella propria intimità.
Una vita tra fotografia e riscatto
Chi l’ha conosciuta a San Patrignano la ricorda come una donna curiosa, sensibile, con uno sguardo profondo. La fotografia era per lei un modo per raccontare la realtà, per dare voce a chi non ne aveva. È possibile che proprio da lì nasca il suo modo di vivere anche questo dolore: osservare, custodire, non esibire.
La sua storia personale, segnata da risalite e rinascite, è intrecciata a quella di Walter Delogu, ex autista di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità. Insieme hanno vissuto un pezzo di storia italiana complessa, tra fragilità e riscatto.
Oggi, però, Titti Peverelli è semplicemente una madre che ha perso un figlio. Tutto il resto passa in secondo piano.
Il senso di una presenza invisibile
Nessun riflettore, nessuna parola pubblica, eppure la sua figura resta centrale. È la madre che resta in piedi quando tutto crolla. La donna che, dopo una vita di rinascite, affronta la più dura di tutte.
C’è qualcosa di profondamente umano nel suo silenzio. È la scelta di non fare spettacolo del dolore, ma di viverlo nel raccoglimento. Un dolore che non si misura in interviste o post, ma negli abbracci, nei ricordi, nei respiri trattenuti di ogni giorno.
Curiosità
Titti Peverelli è stata una delle prime donne a lavorare come fotografa all’interno della comunità di San Patrignano. La sua esperienza lì non è mai stata raccontata pubblicamente, ma molte delle immagini conservate in quegli archivi portano la sua firma.
Oggi vive lontano dai riflettori, ma la sua storia è parte di una memoria collettiva che attraversa più generazioni.
FAQ
Chi è Titti Peverelli?
È la madre di Evan Oscar Delogu e di Andrea Delogu. Ex fotografa della comunità di San Patrignano, ha vissuto per anni a Rimini insieme alla figlia e ha scelto da tempo una vita riservata.
Che lavoro faceva Titti Peverelli?
Lavorava come fotografa, documentando la vita nella comunità di San Patrignano. Le sue immagini raccontavano il quotidiano e i volti della rinascita.
Ha parlato pubblicamente dopo la morte di Evan?
No, finora non ha rilasciato dichiarazioni o interviste. È stata citata nei messaggi del padre di Evan, ma ha scelto il silenzio come forma di rispetto e dolore.
Dove vive oggi la madre di Evan Delogu?
Vive a Rimini, in un contesto familiare discreto, vicino alla figlia Andrea.
Qual è il legame tra Titti Peverelli e San Patrignano?
Ha vissuto nella comunità negli anni Ottanta, dove ha incontrato il futuro marito Walter Delogu. Lì ha lavorato come fotografa, trovando una nuova direzione di vita.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






