Chi era Giovanni Cucchi, il padre coraggio che ha dato voce al figlio Stefano

Serena Comito

Chi era Giovanni Cucchi, il padre coraggio che ha dato voce al figlio Stefano

Il suo nome forse dice poco a chi non ha seguito da vicino la lunga battaglia della famiglia Cucchi. Eppure, dietro quell’aria gentile e schiva, Giovanni Cucchi ha rappresentato per anni un esempio di forza silenziosa e dignità.
La notizia della sua morte, oggi, ha riportato tutti indietro nel tempo, alla storia che ha segnato la sua famiglia e, in fondo, anche l’Italia intera.

Un padre travolto da una tragedia

Fino al 2009 Giovanni Cucchi era solo un papà come tanti. Una vita normale, lavoro, casa a Roma, la famiglia accanto. Poi la notte che cambia tutto: il figlio Stefano viene arrestato per possesso di droga e, pochi giorni dopo, muore in ospedale in circostanze mai chiarite fino in fondo.
Da quel momento la sua esistenza non è più la stessa.
È un dolore che non si placa, una ferita che non si rimargina. Giovanni si ritrova al centro di una vicenda che, di privato, ha ormai ben poco.
Insieme alla moglie Rita Calore – scomparsa tre anni fa – e alla figlia Ilaria, si butta anima e corpo nella ricerca della verità. La loro battaglia, fatta di udienze, interviste, proteste e silenzi rotti solo dalla forza di chi non può più permettersi di stare zitto, dura anni.
Per molti, la figura di Giovanni è rimasta sempre un passo indietro rispetto a quella, molto più esposta, di Ilaria. Ma chi lo ha incrociato sa che senza di lui la famiglia Cucchi non sarebbe diventata il simbolo che è oggi.

La morte di Giovanni Cucchi

Oggi Giovanni Cucchi si è spento a Roma, a 77 anni, dopo una lunga malattia.
Da tempo le sue condizioni si erano aggravate, anche a causa del dolore per la perdita della moglie Rita, compagna di una vita e colonna della famiglia.
La notizia della sua scomparsa è stata data dall’avvocato di famiglia, Fabio Anselmo – che con Ilaria condivide da anni anche la vita privata – con un messaggio di profonda gratitudine:
“Con la tua voce hai dato voce a tuo figlio”.
Un riconoscimento che pesa, perché racconta quanto la presenza di Giovanni, spesso poco visibile ma costante, abbia contato nella battaglia della famiglia per la verità su Stefano.

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Oltre la cronaca: la sua voce, la sua eredità

C’è una lettera che torna spesso nei racconti sulla famiglia Cucchi. È quella che Stefano scrisse al padre nell’estate del 2006: “Ho voglia di vivere, ho voglia di stare con te, con mamma, con Ilaria…”.
Giovanni la legge pubblicamente in un’aula di tribunale, con la voce che trema ma non si spezza. Quel gesto, piccolo e immenso, dice più di mille conferenze stampa.
In tutti questi anni, Giovanni non ha mai cercato le luci della ribalta.
Quando lo intervistavano, parlava poco. Ma ogni volta ricordava: “Non voglio vendetta, voglio giustizia per mio figlio e per tutti quelli come lui”.
C’è chi, nei primi tempi, lo aveva addirittura accusato di non essersi preoccupato abbastanza di Stefano, di averlo abbandonato. È stato il tempo, insieme alle prove emerse in processo, a ribaltare quella narrazione ingiusta.

Una famiglia che non ha mai mollato

Dietro a ogni grande battaglia civile, c’è sempre una storia di famiglia. Quella dei Cucchi ha il sapore amaro della perdita e dell’ingiustizia, ma anche la forza di chi trasforma il dolore in spinta a cambiare le cose.
La moglie Rita – scomparsa tre anni fa – è stata per Giovanni compagna di ogni battaglia, e la figlia Ilaria oggi porta avanti il testimone di famiglia, diventando simbolo della ricerca della verità non solo per Stefano ma per tanti altri.
Chi ha visto Giovanni e Ilaria insieme nelle manifestazioni, negli abbracci dietro ai microfoni o nei silenzi dei corridoi di tribunale, racconta di un legame profondo, fatto più di sguardi che di parole.
Anche oggi, nel giorno dell’addio, quella voce – così sommessa ma presente – risuona nelle parole di chi lo ha conosciuto.

Il senso di una vita oltre la battaglia

Di Giovanni Cucchi non sappiamo molto oltre la sua dimensione pubblica.
Di certo, era un uomo normale, non abituato ai riflettori. Un padre che avrebbe voluto vivere la sua vecchiaia in modo diverso, magari guardando crescere i nipoti e lasciando scorrere la vita.
Invece si è trovato, suo malgrado, a rappresentare qualcosa di più grande:
la dignità di chi chiede giustizia senza urlare, la pazienza ostinata di chi non si arrende all’oblio, il coraggio di stare vicino ai propri figli fino alla fine.
Forse è proprio questo il suo lascito più autentico.
In tempi in cui la rabbia spesso prende il sopravvento, la figura di Giovanni ci ricorda che si può essere forti anche senza gridare, e che non esistono “genitori perfetti”, ma solo genitori che fanno del loro meglio, sempre, anche quando la vita non fa sconti a nessuno.

FAQ – Domande frequenti su Giovanni Cucchi

Chi era Giovanni Cucchi?
Il padre di Stefano e Ilaria Cucchi, diventato simbolo di dignità e battaglia civile dopo la tragica morte del figlio Stefano nel 2009.

Quanti anni aveva Giovanni Cucchi quando è morto?
Aveva 77 anni al momento della morte, avvenuta a Roma il 18 ottobre 2025.

Chi era la moglie di Giovanni Cucchi?
Rita Calore, scomparsa circa tre anni prima di Giovanni, anche lei attivissima nella battaglia per la verità.

Qual è stato il ruolo di Giovanni nella vicenda Cucchi?
Accanto alla moglie e alla figlia, ha sostenuto pubblicamente la ricerca della verità sulla morte del figlio Stefano, partecipando a processi e iniziative civili.

Come viene ricordato oggi Giovanni Cucchi?
Come un padre coraggioso, capace di dare voce al figlio quando lui non poteva più farlo, e di resistere alla tentazione della vendetta, chiedendo solo giustizia e rispetto.