Tony Magistro, 47 anni, è deceduto nella comunità di Loreto Aprutino. Dov’era ospite da un anno. La tragedia ha sollevato numerosi interrogativi sul contesto e le circostanze del dramma. Spingendo carabinieri e famiglia a chiedere chiarezza.
L’arrivo dei soccorsi per Tony Magistro
Nonostante i tantissimi tentativi di rianimarlo, non c’è stata nessuna chance per il ragazzo La scoperta del corpo, avvenuta lunedì mattina, grazie a un altro ospite della struttura, non ha lasciato spazio ad altri interventi risolutivi. Sotto il materasso di Tony Magistro, inoltre, sono stati rinvenuti alcuni grammi di cocaina. Un elemento che complica ulteriormente la situazione.
Com’è entrata la droga nella struttura?
Secondo Gianluigi Amoroso, l’avvocato della famiglia, Tony era tornato in comunità dopo essere risultato pulito ai controlli tossicologici. Aveva anche trovato lavoro e stava cercando di ricostruirsi una vita normale. Questo, in seguito al periodo difficile che aveva attraversato. A preoccupare ulteriormente è la sparizione del cellulare di Magistro. Un dettaglio che si aggiunge agli interrogativi già aperti. Come la droga sia entrata nella struttura. Se fosse realmente sua, e soprattutto come ne abbia avuto accesso.
L’autopsia sul cadavere
L’autopsia, già disposta, potrebbe fornire importanti chiarimenti sulle cause della morte. E sulla possibile correlazione con la droga trovata. Tuttavia, non è stata ancora definita una data precisa per l’esame. Intanto, il caso sta generando grande sgomento. Moltissimi sono i messaggi di cordoglio. E i ricordi affettuosi apparsi sui social network da parte di chi conosceva Tony. Le indagini, condotte dai carabinieri di Loreto Aprutino e Penne, proseguono in cerca di risposte. La famiglia continua a chiedere chiarezza. E giustizia per quello che appare come un inquietante enigma da risolvere.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
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