Dal Massimo Goloso, la macelleria che ha portato il Trentino tra le eccellenze italiane

Daniela Devecchi

Dal Massimo Goloso, la macelleria che ha portato il Trentino tra le eccellenze italiane

Entrare da Dal Massimo Goloso è un po’ come aprire la porta di una casa che profuma di affumicatura dolce, legna buona e mani esperte. Siamo a Coredo, in Val di Non, e qui la macelleria–salumeria della famiglia Corrà non è solo un negozio: è una storia che attraversa cinque generazioni, dall’osteria del bisnonno di metà Ottocento fino alla selezione tra le migliori macellerie d’Italia secondo Gambero Rosso. Lo sapevi che è l’unica realtà trentina in quell’elenco?

Una storia lunga cinque generazioni (e premi che contano)

La timeline è chiara: norcini per tradizione, macellai per vocazione. Negli anni Ottanta arrivano i primi riconoscimenti importanti (come la Medaglia d’Oro del 1960 richiamata con orgoglio), poi il passo nella contemporaneità: laboratorio moderno, linea di salumi naturali, ricerca sulle frollature e sulle razze pregiate. Nel 2024 la vetrina dei premi si è allargata ancora: Italy Food Awards – migliore macelleria/salumeria e podi al Campionato Italiano del Salame; in più, un riconoscimento dedicato alle “Donne della Macelleria” per Orietta Corrà. Non è curioso vedere una bottega di montagna muoversi con tanta autorevolezza nelle competizioni nazionali?

La filosofia: filiera seguita, scelta maniacale, cultura del gusto

Qui la carne non “passa”: viene selezionata di persona, seguendo la filiera, privilegiando allevatori trentini e italiani, ma senza rinunciare alle migliori carni del mondo quando il confronto arricchisce il palato. Il risultato? Tagli con caratteristiche organolettiche nette, salumi che parlano di territorio e un’idea chiara: promuovere con orgoglio il lavoro dei macellai trentini.

Il laboratorio: dove la tradizione incontra l’acciaio inox

Tutte le fasi – lavorazione, affumicatura, stagionatura – avvengono nello stabilimento di Coredo, attrezzato e recente. È qui che nascono speck naturale, salami, pancette, lardo alle erbe e soprattutto due specialità identitarie: la Mortandela affumicata della Val di Non e la Luganega trentina. Lavorazioni interamente artigianali, con una cura che si vede al taglio e si sente all’assaggio.

Frollature serie, tagli da barbecue, e un viaggio tra le razze

Chi cerca la bistecca “giusta” trova frollature di 25–30 giorni come standard, con punte a 60–70 giorni per gli appassionati del dry aged. Dal banco escono costate e fiorentine, ma anche tagli “all’americana” – brisket, beef ribs, tomahawk, hanger, cuberoll, tri-tip – per chi ama il fuoco lento e la crosticina perfetta. La parte didattica non manca: spiegano marinature, tagli, tecniche e persino qualche “inglesismo” sdoganato come il pulled pork. E se ti dicessimo che l’Entrecôte qui non è solo una parola francese ma un muscolo raccontato con precisione?

La Limited Edition d’altura: il Bue di montagna

C’è una chicca che torna d’estate: il Bue (bovino adulto castrato), spesso di razza Grigio Alpina. Una carne più marezzata e coperta di grasso, quindi più succosa e tenera, selezionata in esclusiva dall’allevatore di fiducia. Una rarità che conserva sapori di un tempo, messa in carta come si fa con un grande vino. Non capita tutti i giorni, per questo quando c’è conviene approfittarne.

Salumi naturali: senza conservanti, senza lattosio, senza glutine

“Naturalmente, senza conservanti” qui non è un claim furbo. È una linea reale: mortandela, salami, luganeghe e würstel naturali sono prodotti che puntano a ingredienti puliti e un’etichetta corta. Per chi deve stare attento, un sollievo: lattosio free e gluten free per natura. Non a caso, i würstel senza conservanti hanno fatto parlare bene anche la stampa nazionale.

Un blog che insegna davvero

Non solo prodotti: il blog è un piccolo manuale del buon mangiare di montagna, tra marinature, tagli imprescindibili per la grigliata, brodi d’inverno, trippa di San Romedio e guide per capire termini come Grass Fed. È materiale utile sia al neofita sia all’appassionato che vuole spingersi oltre il solito taglio.

Riconoscimenti e rassegna stampa

Oltre alla selezione tra le macellerie d’eccellenza del Gambero Rosso, l’eco mediatica passa per interviste, articoli e podi. Dalla classifica dei migliori würstel senza conservanti di Gambero Rosso alla vittoria agli Italy Food Awards, passando per il podio al Campionato Italiano del Salame e i racconti dell’Accademia delle 5T: tasselli che raccontano una reputazione costruita sul prodotto, non sulle parole.

Dal Massimo Goloso è un indirizzo che coniuga artigianalità, rigore e curiosità. Qui la tradizione trentina non è una cartolina, ma una pratica quotidiana: salumi naturali, frollature attente, tagli da BBQ e una limited edition d’altura come il Bue. L’idea è semplice: quando assaggi, devi provare emozioni.

FAQ

Dove si trova Dal Massimo Goloso?
A Coredo (Predaia), in Val di Non, Piazza dei Cigni 6.

Quali salumi senza conservanti si trovano?
Mortandela affumicata della Val di Non, salami, luganeghe e wĂźrstel naturali; tutti naturalmente senza lattosio e senza glutine.

Che tagli da barbecue lavorano?
Oltre ai classici (costate, fiorentine), tagli “all’americana”: brisket, beef ribs, tomahawk, hanger, cuberoll, tri-tip; in carta anche selezioni dal mondo (Black Angus USA, Galiziana, Wagyu Japan, Aberdeen grass-fed, Angus iberico).

Cos’è il Bue di montagna di cui parlano spesso?
Una limited edition estiva: bue selezionato da allevatori trentini, carne più marezzata, saporita e tenera. Un ritorno d’autore sulle tavole.