Chi è Cesare Dromì, il detenuto che ha aggredito Filippo Turetta: passato criminale e trasferimento a Treviso

Daniela Devecchi

Chi è Cesare Dromì, il detenuto che ha aggredito Filippo Turetta: passato criminale e trasferimento a Treviso

A fine agosto, nel carcere di Montorio Veronese, Verona, Filippo Turetta viene colpito al volto da un altro detenuto. Un pugno improvviso, il labbro spaccato, qualche giorno di cure. Non è un’aggressione grave, ma la notizia fa subito il giro delle cronache.

Il responsabile è Cesare Dromì, 55 anni, originario di Taurianova, in Calabria. Dopo l’episodio viene messo in isolamento e, il 24 settembre, trasferito nella casa circondariale Santa Bona di Treviso. Una misura adottata dall’amministrazione penitenziaria per motivi di sicurezza interna.

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Chi è Cesare Dromì

Il nome non è nuovo ai registri giudiziari. Dromì ha alle spalle condanne pesanti: omicidio, tentato omicidio, rapina. In più di una ricostruzione giornalistica compaiono i suoi legami con ambienti della ’ndrangheta calabrese, in particolare con le cosche storiche della Piana di Gioia Tauro.

Latitante in passato, era stato arrestato dopo un periodo trascorso all’estero, anche in Romania. Su di lui gravavano oltre vent’anni di pena residua. Un profilo criminale di lungo corso, oggi riemerso nelle cronache per l’aggressione al detenuto più discusso d’Italia.

Perché ha colpito Turetta?

Il movente non è stato chiarito. Le ipotesi sono diverse: un gesto nato da uno sguardo di troppo, una mossa calcolata per farsi trasferire, oppure tensioni e debiti interni. Nessuna versione ufficiale, solo ricostruzioni.

Quel che è certo è che Dromì, dopo il pugno, ha ottenuto davvero lo spostamento. Turetta, invece, resta a Verona, sorvegliato e protetto.

Il contesto: Filippo Turetta

Il nome di Filippo Turetta è tristemente noto. Nel novembre 2023 ha ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, un femminicidio che ha segnato l’opinione pubblica italiana. Da allora è al centro di processi e dibattiti. A Montorio era stato collocato in sezione protetta, poi spostato nella quarta sezione, dove è avvenuta l’aggressione.

Cosa resta aperto

Resta da capire se l’amministrazione penitenziaria formalizzerà ulteriori provvedimenti disciplinari contro Dromì e se emergeranno elementi concreti sul movente. Per ora, la vicenda resta sospesa tra fatti accertati e ipotesi di corridoio.

FAQ

Chi è Cesare Dromì?
È un detenuto calabrese di 55 anni, con precedenti per omicidio, tentato omicidio e rapina, trasferito a Treviso dopo l’aggressione a Turetta.

Perché ha picchiato Filippo Turetta?
Non ci sono certezze: tra le ipotesi, uno sguardo di troppo, la volontà di ottenere un trasferimento o tensioni interne al carcere.

Cosa è successo a Turetta dopo l’aggressione?
Ha riportato una ferita al labbro e qualche trauma, giudicati non gravi. È rimasto detenuto a Montorio.

Perché Dromì è stato trasferito a Treviso?
Per ragioni di sicurezza e ordine interno, dopo l’isolamento disciplinare a Verona.

Turetta era in sezione protetta?
Sì, inizialmente era stato inserito nella sezione protetta, poi collocato nella quarta sezione del carcere di Montorio.