Chi è Fabio Quagliarella: età, carriera, vita privata e la verità sul caso stalking

Serena Comito

Chi è Fabio Quagliarella: età, carriera, vita privata e la verità sul caso stalking

Ti è mai capitato di vedere un attaccante segnare da fuori area e pensare: “Ma questo da dove salta fuori?” Se segui il calcio italiano, il nome di Fabio Quagliarella ti sarà passato davanti più volte, sempre accompagnato da gol impossibili e storie che sembrano uscite da un romanzo.

Nato a Castellammare di Stabia il 31 gennaio 1983, Quagliarella oggi ha 42 anni. Cresciuto in una famiglia semplice, con mamma Susanna e papà Vittorio, si fa le ossa nei campi polverosi della provincia napoletana, sognando le notti di San Siro e lo stadio Maradona quando ancora si chiamava San Paolo. E da lì inizia una storia che, tra gioie e ferite, non ha mai smesso di sorprendere.

Una carriera lunga una vita: gol, record e nuove partenze

Non è facile riassumere la carriera di Quagliarella in poche righe. Il primo grande salto arriva nelle giovanili del Torino, con l’esordio in Serie A a soli 17 anni. Da lì, la classica gavetta all’italiana: prestiti tra Ascoli, Chieti, Fiorentina, e la consacrazione vera con la maglia dell’Ascoli prima e poi della Sampdoria.

Ma è a Udine che il suo nome inizia a diventare sinonimo di “gol da cineteca”. Tiri da trenta metri, rovesciate, magie contro le big. Chi ama il calcio li ricorda ancora. Da lì il ritorno a casa, al Napoli: una scelta di cuore, vissuta come un sogno. Ma, incredibilmente, è proprio a Napoli che la storia prende una piega dolorosa.

Dopo solo una stagione, Quagliarella lascia la squadra e vola alla Juventus. “Traditore”, gli gridano in molti. Eppure nessuno sa, in quel momento, cosa sta realmente succedendo dietro le quinte.

Il caso stalking: la ferita che nessuno vedeva

Dietro la facciata del calciatore c’era un ragazzo in trappola. Fabio e la sua famiglia vengono presi di mira da uno stalker, un poliziotto che si finge amico di famiglia e li terrorizza con lettere, minacce, accuse assurde. Una situazione che lo costringe ad abbandonare la sua Napoli, la città per cui aveva sempre fatto il tifo, e a lasciare anche la sua gente senza potersi difendere pubblicamente.

Solo anni dopo, a verità emersa, Quagliarella troverà il coraggio di raccontare tutto: “Ho vissuto anni da incubo, ho perso amici, serenità, e la mia città.” Nel 2017 arriva finalmente la giustizia, ma la cicatrice non se ne va mai davvero.

Il ritorno alla luce: Sampdoria, Nazionale e la magia di chi non si arrende mai

Potresti pensare che una storia così ti butti giù per sempre. E invece no. Quagliarella riparte, segna, vince. Con la Juventus conquista tre scudetti, torna poi al Torino, ma è il suo ritorno alla Sampdoria che lo consacra come uno degli attaccanti più longevi e amati della Serie A. Nel 2019, a 36 anni, diventa capocannoniere del campionato: roba da record, roba da chi non molla mai.

Con la maglia della Nazionale colleziona oltre 25 presenze, partecipando a Europei e Mondiali, e segnando gol che hanno fatto esultare un Paese intero. Il pubblico lo ama per quella capacità di cadere e rialzarsi, senza mai perdere il sorriso. E tu, ti ricordi un gol di Quagliarella che ti ha fatto alzare dal divano?

Vita privata

Se c’è una cosa che Fabio non ha mai voluto mettere in piazza, è la sua vita privata. Non si è mai sposato e non risultano figli. Nel tempo si è parlato di fidanzate, di storie finite e nuove relazioni, ma niente che sia mai diventato di dominio pubblico. Quello che si sa è che, fuori dal campo, Quagliarella è uno di poche parole ma grandi gesti, legatissimo alla famiglia e agli amici di sempre.

Vive tra Genova e la sua Castellammare, senza mai dimenticare le radici. Chi lo incontra racconta di un uomo alla mano, gentile, sempre pronto a una foto o a una battuta con i tifosi. Forse è anche questo che lo ha reso un simbolo: non solo per i gol, ma per la capacità di restare se stesso, con umiltà e dignità, nonostante tutto.

Curiosità e riconoscimenti

Non tutti sanno che Quagliarella detiene un record particolare: ha segnato in Serie A con otto maglie diverse, un caso quasi unico. Il suo marchio di fabbrica è il gol da lontano, spesso impossibile anche solo da immaginare. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Gentleman e altri riconoscimenti per la correttezza e lo stile dentro e fuori dal campo.

Domande frequenti su Fabio Quagliarella

Perché lasciò il Napoli?
Dietro il suo addio a Napoli c’è una storia dolorosa: per diversi mesi, Fabio e la sua famiglia sono stati vittime di un incubo fatto di minacce e pressioni continue. Le persone che avrebbero dovuto proteggerlo si sono trasformate in un incubo, costringendolo a scelte difficili e a salutare la squadra che aveva sempre sognato.

Qual è stato il punto più alto della sua carriera?
Di momenti emozionanti Quagliarella ne ha vissuti tanti, ma forse nulla batte la stagione in cui, ormai non più giovanissimo, si è preso la rivincita: diventare il miglior bomber della Serie A a 36 anni, guidando la Sampdoria con la grinta di chi non si arrende mai. Un risultato che ha sorpreso tutti e che lui stesso ha vissuto come un premio dopo anni di salite.

Cosa fa oggi?
Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2023, resta un volto molto amato nel panorama sportivo e spesso ospite di eventi e iniziative benefiche.

Fabio Quagliarella è sposato o ha figli?
No, non risulta sposato e non ha figli noti.

Quanti anni ha Fabio Quagliarella?
È nato il 31 gennaio 1983 e oggi ha 42 anni.