Bonus mobili settembre 2025: come funziona, chi può ottenerlo e cosa cambia quest’anno

Serena Comito

Bonus mobili settembre 2025: come funziona, chi può ottenerlo e cosa cambia quest’anno

Quante volte, davanti a una casa appena ristrutturata o a un appartamento da arredare, ti sei chiesto: “Chissà se esiste ancora il bonus mobili?”.
La risposta è sì. Ma il bonus mobili 2025 ha regole e limiti precisi che vale la pena conoscere bene — soprattutto se vuoi evitare brutte sorprese a fine anno.

E allora: a chi spetta, quanto si risparmia, e quali sono i veri trucchi per sfruttarlo? Non ti piacerebbe capirlo senza dover leggere circolari e note ministeriali?

Cos’è il bonus mobili 2025 e perché settembre è il mese da segnare

Prima domanda pratica: il bonus mobili esiste ancora? Sì, ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025.
In realtà non c’è nessuna scadenza “secca” a settembre, ma questo è il mese in cui il bonus entra nella sua fase operativa “vera”: le regole della Legge di Bilancio sono chiare, i negozi sono informati e molti italiani, tornati dalle ferie, decidono finalmente di mettersi all’opera.

Quindi, se hai appena finito di ristrutturare o hai la pratica edilizia già avviata, settembre può essere il momento perfetto per scegliere mobili nuovi… e risparmiare.

Come funziona il bonus: quanto si recupera e chi può usarlo

La promessa è semplice: puoi detrarre il 50% della spesa, fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare.
In pratica, compri mobili ed elettrodomestici nuovi, paghi subito, e poi recuperi metà della cifra in 10 anni con la dichiarazione dei redditi.

Attenzione però: il bonus non è per tutti.
Serve aver avviato lavori di ristrutturazione edilizia (straordinaria, restauro, risanamento, manutenzione straordinaria) a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto. Niente bonus se stai solo tinteggiando una parete o cambiando le tende.

Cosa puoi acquistare: dai materassi agli elettrodomestici (ma non tutto è ammesso)

Qui spesso ci si confonde. Il bonus vale per:

  • Mobili essenziali: letti, armadi, divani, tavoli, sedie, materassi, librerie, lampade.
  • Grandi elettrodomestici: ma solo se di una certa classe energetica (almeno classe A per i forni, E per lavatrici e lavastoviglie, F per i frigoriferi).

Non si applica a pavimenti, porte, tende, suppellettili decorative o piccoli elettrodomestici.
Hai mai visto qualcuno che tenta di scaricare anche il tostapane? Non funziona.

Come si ottiene la detrazione: pagamenti tracciabili e pazienza fiscale

L’Agenzia delle Entrate è chiara: servono pagamenti tracciabili.
Bonifico, carta di credito o debito, NO assegni, NO contanti.
Conserva fattura, scontrino parlante o ricevuta che riporti il codice fiscale dell’acquirente.
Tutto va indicato nella dichiarazione dei redditi (730 o Modello Redditi PF) e la detrazione si spalma su 10 anni.

Bonus mobili: casi particolari e qualche curiosità

  • Hai ristrutturato più immobili? Puoi ottenere il bonus per ognuno.
  • Il limite di 5.000 euro è per singola casa, non per contribuente.
  • Se hai già usato il bonus in passato, puoi usarlo di nuovo… se la ristrutturazione è nuova e documentata.

E lo sapevi che molti approfittano di settembre per fare acquisti prima che i fondi “virtuali” finiscano, o che le regole cambino di nuovo con la Legge di Bilancio?

FAQ pratiche sul bonus mobili settembre 2025

Chi ha diritto al bonus mobili 2025?
Chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente.

Qual è il massimo detraibile?
Il 50% su una spesa massima di 5.000 euro per immobile.

Per quali prodotti vale la detrazione?
Mobili (letti, armadi, materassi, librerie…) e grandi elettrodomestici di classe adeguata.

Come bisogna pagare per non perdere la detrazione?
Solo con pagamenti tracciabili (bonifico, carte).

Serve presentare qualcosa al negozio?
No, ma devi conservare tutte le ricevute e la fattura parlante.