I nomi di Mia Martini e Loredana Bertè risuonano nella memoria italiana come note incancellabili. Eppure, accanto a loro, ci sono Leda e Olivia, due sorelle molto diverse, con radici comuni e strade divergenti, ma entrambe custodi di una memoria che non si concede superficialità. Scopriamole.
Leda Bertè: l’architetta silenziosa di una memoria segreta
Classe 1945, Leda è la primogenita della famiglia, cresciuta tra Bagnara Calabra e le Marche. Il padre, insegnante poi preside, la madre maestra: un ambiente permeato di rigore e cultura. È in questo spazio che germoglia la sua inclinazione per la tecnologia, fin da giovane.
La sua vita scorre lontano dai riflettori: una carriera nell’informatica giuridica presso il Centro Elettronico di Documentazione della Corte di Cassazione e successivamente alla Corte d’Appello. Anche l’impegno nell’ANIPA, dove è stata delegata nazionale, racconta di una mente rigorosa e attenta.
Vive a Roma, madre di tre figlie, una dal primo matrimonio e due dal secondo. Raramente concede interviste: la sua presenza è discreta, quasi invisibile. Eppure, si sente forte, nei silenzi, nel sostegno lontano ma vitale tra sorelle. Negli anni più difficili di Mia Martini, fu lei ad accoglierla in casa, offrendo protezione e affetto.
Olivia Bertè: la parola che difende un’eredità dolorosa
Olivia, nata nel 1958, è la più giovane delle sorelle. Meno visibile della sorella cantante, ha sempre coltivato la propria vita lontano dai flash. Tuttavia, quando il racconto si fa distorto o crudele, Olivia non tace.
Proprio nell’agosto 2025, ha dichiarato pubblicamente:
“Perché continuare a raccontare cose non vere? Perché gettare ombre anziché fare luce?”
Un affondo diretto a chi, nel narrare la vita di Mia Martini, rischia di alimentare malintesi piuttosto che rispetto. Un richiamo a una narrazione più onesta e luminosa.
Olivia non si è limitata alle parole: ha collaborato come sceneggiatrice a due produzioni televisive di grande impatto emotivo, “Mia Martini – Io sono Mia” e “Mia Martini – Fammi sentire bella”, restituendo una versione più autentica della storia di Mimì. Ha inoltre difeso apertamente il padre da accuse pesanti, chiedendo rispetto e cautela nel raccontare la storia familiare.
Uno sguardo dentro una famiglia luminosa e ferita
Non è facile crescere a fianco di miti. Leda, Olivia, Loredana e Mia – tutte figlie della stessa casa – hanno vissuto amore, consensi, ma anche fratture e dolore. Loredana, negli anni, ha raccontato pubblicamente le ombre di un’infanzia difficile. Leda ha confermato parte di quelle sofferenze con il suo silenzio composto. Olivia, invece, ha spesso chiesto di preservare il ricordo di Mia Martini da racconti parziali o sensazionalistici.
Non è curioso? In molte famiglie, certe discussioni restano private. In casa Bertè, invece, ogni diverbio rischia di diventare un caso nazionale.
Cosa fanno oggi?
- Leda: vive a Roma, riservata, immersa in una vita familiare calda e normale, tra ricordi, affetti e qualche progetto culturale legato alla sua esperienza professionale.
- Olivia: nel ruolo di difensore della memoria di Mimì, interviene pubblicamente quando ritiene che il racconto sia ingiusto o impreciso. Collabora ancora a progetti commemorativi e televisivi.
FAQ
Quanti anni hanno oggi?
Leda, nata nel 1945, ha 80 anni. Olivia, nata nel 1958, ne ha 67.
Che lavoro hanno svolto?
Leda ha avuto una carriera nell’informatica giuridica presso la Corte di Cassazione e la Corte d’Appello, ricoprendo anche ruoli di rappresentanza nell’ANIPA. Olivia ha lavorato dietro le quinte, contribuendo a sceneggiature e progetti dedicati alla memoria di Mia Martini.
Come stanno i rapporti con Loredana Bertè?
Sono stati altalenanti. Leda ha mantenuto una certa distanza dalle polemiche. Olivia, invece, è intervenuta più volte per difendere la memoria della sorella, anche in contrasto con alcune dichiarazioni di Loredana.
Hanno partecipato a eventi su Mia Martini?
Olivia sì, sia in produzioni televisive che in interviste pubbliche. Leda preferisce il silenzio e la riservatezza.
Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura
