Câè chi le chiama âkiller whalesâ e chi preferisce il piĂš elegante âorche assassineâ. Sono animali capaci di incantare chiunque le osservi: il contrasto netto del bianco e nero, i movimenti morbidi, la sensazione che nulla possa scalfire quella grazia. Nei parchi acquatici, questo incanto diventa spettacolo. Luci, musica, salti perfettamente coreografati. Eppure, dietro la facciata scintillante, esistono pagine di cronaca che nessun addetto stampa vorrebbe mai scrivere.
Due nomi, in particolare, sono diventati simbolo di quelle pagine nere: Dawn Brancheau e Alexis MartĂnez. Due storie vere, separate da poche settimane, legate da un destino identico.
Leggi anche: Chi è Jessica Radcliffe addestratrice attaccata e uccisa da un’orca durante uno show? Incidente, il video, la bufala
Il pomeriggio a SeaWorld che cambiò tutto per Dawn Brancheau
Florida, 24 febbraio 2010. Lâaria calda, le gradinate piene, il pubblico con i poncho colorati per proteggersi dagli schizzi. Ă quasi la fine dello spettacolo âDine with Shamuâ e in vasca câè Tilikum, un maschio di orca imponente, piĂš di sei metri di lunghezza e oltre cinque tonnellate di peso.
Dawn Brancheau, 40 anni, lavorava lĂŹ da tempo. Era una delle veterane del parco, amata dal pubblico e rispettata dai colleghi. Quella scena, con lei e Tilikum insieme, lâaveva vissuta decine di volte. Ma quel giorno, qualcosa non andò come sempre. Lâorca la afferrò e la trascinò sottâacqua, davanti agli occhi di tutti.
Il verdetto medico parlò di annegamento e traumi multipli. Il perchĂŠ di quel gesto resta ancora oggetto di discussione: errore di comunicazione? Un improvviso scatto dâistinto? O la conseguenza di una vita intera passata in una vasca troppo piccola per un gigante dellâoceano?
La vigilia di Natale che spense il sorriso di Alexis MartĂnez
Due mesi prima, in un contesto molto diverso, ma con un epilogo quasi identico, un altro addestratore viveva il suo ultimo giorno di lavoro. Tenerife, 24 dicembre 2009. Al Loro Parque, Alexis MartĂnez stava preparando uno spettacolo natalizio insieme a Keto, unâorca maschio di oltre tre tonnellate, nata e cresciuta in cattivitĂ .
Era un allenamento a porte chiuse, niente pubblico, solo i colleghi. Poi, allâimprovviso, lâorca lo colpĂŹ con una violenza impressionante. Lesioni interne gravissime. Annegamento. Nessuna possibilitĂ di salvezza.
Lâassenza di telecamere e di spettatori rese la vicenda meno nota al grande pubblico. Ma nel settore, quellâepisodio fu uno shock. La dimostrazione che, anche senza luci e applausi, un animale selvatico resta un animale selvatico.
Spettacolo o sopravvivenza?
Gli incidenti di Dawn e Alexis hanno aperto una discussione che non si è ancora chiusa.
Il documentario Blackfish, uscito nel 2013, ha messo in fila testimonianze, immagini di backstage e dati scientifici. E ha fatto emergere una realtĂ che molti sospettavano: la cattivitĂ cambia il comportamento delle orche. Riduce i loro spazi, altera la loro socialitĂ , può esasperarne lâaggressivitĂ .
Dopo le polemiche, SeaWorld ha annunciato nel 2016 la fine dei programmi di allevamento e una trasformazione graduale degli spettacoli in eventi a carattere educativo. Loro Parque, pur continuando a ospitare orche, ha modificato protocolli e modalitĂ di addestramento.
Date, numeri e nomi che raccontano la storia
- 24 dicembre 2009 â Tenerife: Keto uccide Alexis MartĂnez durante un addestramento privato.
- 24 febbraio 2010 â Orlando: Tilikum uccide Dawn Brancheau nello show âDine with Shamuâ.
- 2013 â Esce Blackfish, portando le vicende di Tilikum e Keto al pubblico globale.
- 2016 â SeaWorld mette fine allâallevamento di orche.
Tilikum
Maschio, 6,7 metri, 5.400 chili. Coinvolto in tre incidenti mortali. Oltre 30 anni in cattivitĂ . Morto nel 2017.
Keto
Maschio, 6,5 metri, oltre 3.000 chili. Nato nel 1995 in cattivitĂ . Ancora vivo a Loro Parque.
Voci dallâinterno
âLe orche non sono nate per eseguire numeri in una vasca. Sono nate per percorrere centinaia di chilometri in mare aperto.â
â John Hargrove, ex addestratore SeaWorld
âNon si tratta di addestramento o di bravura: è la natura stessa dellâanimale che non possiamo cambiare.â
â Samantha Berg, ex addestratrice SeaWorld
la lezione che resta
Oggi, i nomi di Dawn Brancheau e Alexis MartĂnez non sono solo parte di una cronaca tragica. Sono il simbolo di una veritĂ che molti preferirebbero ignorare: il mare non si doma.
Per quanto possano sembrare docili, le orche restano predatori. E forse, lâunico modo per ammirarle davvero, è vederle lĂ dove appartengono: in mare aperto, libere.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






