Chi è Gilbert il pesce robotico progettato da Eleonor Mackintosh che mangia la plastica dagli oceani? Come funziona, il progetto, la missione

Daniela Devecchi

Gilbert è un piccolo grande eroe della lotta contro l’inquinamento da plastica. Ideato da Eleonor Mackintosh, giovane ricercatrice e studentessa di chimica dell’Università di Surrey, questo pesce robotico nasce dall’esigenza di affrontare uno dei problemi più insidiosi per l’ecosistema marino: la diffusione delle microplastiche. La sua progettazione prende ispirazione dalla natura, replicando il movimento e il comportamento di un vero pesce, ma con una missione interamente dedicata alla tutela ambientale.

Come funziona il pesce robotico Gilbert

Il prototipo, grande circa quanto un salmone e realizzato tramite stampa 3D, nuota in acqua simulando la mobilità di un pesce reale. Durante il nuoto apre la bocca e immagazzina acqua all’interno di una cavità interna. Una volta chiusa la bocca, espelle l’acqua attraverso le branchie artificiali, dove una rete molto fine trattiene le microplastiche, che restano intrappolate fino al recupero del robot. In questo modo Gilbert agisce come un piccolo filtro vivente, capace di raccogliere detriti invisibili a occhio nudo che minacciano la fauna marina e, indirettamente, la nostra catena alimentare.

Lo stato attuale del progetto

Al momento, Gilbert è ancora un prototipo operativo in contesti controllati come laghi e corsi d’acqua interni. Non è ancora autonomo: per funzionare utilizza un sistema a batteria e non può generare energia dalla plastica raccolta. Tuttavia, il team che lo sta sviluppando sta già lavorando a una nuova versione capace di muoversi senza telecontrollo, più veloce e idrodinamica, con l’obiettivo di poter un giorno operare direttamente negli oceani.

Il vero punto di forza di Gilbert è la sua accessibilitĂ . Il progetto, concepito in modo “open-source”, può essere replicato da chiunque disponga di una stampante 3D e di competenze di base in elettronica. Ciò apre la strada a una futura rete di pesci robotici cooperanti, capaci di raccogliere microplastiche e allo stesso tempo fornire dati ambientali, diventando un esempio virtuoso di robotica ambientale sostenibile.

Gilbert come simbolo di consapevolezza ecologica

Oggi Gilbert rappresenta più di un semplice esperimento tecnologico: è un simbolo di consapevolezza ecologica, di collaborazione tra ricerca scientifica e creatività, e di speranza per un futuro in cui la tecnologia possa davvero aiutare l’ambiente a respirare di nuovo.