Una valigia pronta, un traghetto da prendere, le ultime ore di una vacanza spensierata tra amiche. Doveva essere un ritorno semplice, il rientro in Italia dopo giorni di sole e mare. Ma per Francesca Ariazzi, 36 anni, originaria di Brescia, quella giornata si è trasformata nella fine di tutto.
È morta a Ibiza il 25 luglio scorso, dopo cinque giorni di ricovero in terapia intensiva all’ospedale Can Misses.
Il malore al porto e la corsa disperata in ospedale
Secondo la ricostruzione, Francesca si trovava con alcune amiche. Erano appena tornate da Formentera, quando — durante la discesa dal traghetto — la 36enne ha avvertito un malore improvviso. Si è accasciata a terra, priva di sensi. Subito è partita la chiamata ai soccorsi, ma il trasferimento in ospedale ha richiesto circa 40 minuti, nonostante la breve distanza dal porto. Un ritardo che, ora, pesa come un macigno.
Portata al pronto soccorso del Can Misses Hospital, Francesca è stata ricoverata nel reparto di rianimazione, in condizioni già gravi. Per cinque giorni ha lottato tra la vita e la morte, mentre la sua famiglia e il fidanzato — volato sull’isola per starle accanto — speravano in un miracolo. Che però non è arrivato.
Chi era Francesca Ariazzi
Francesca viveva a Sant’Eufemia, quartiere di Brescia, ed era originaria di Caionvico. Laureata in Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale all’Università di Verona, lavorava con successo nel settore bancario. Dopo un’esperienza in UBI Banca, era diventata Executive Assistant per la direzione regionale di BPER Banca Lombardia Est e Triveneto.
Una donna apprezzata dai colleghi, amata dagli amici, con una carriera solida e una vita piena. I suoi progetti, il futuro, la quotidianità : tutto è stato interrotto in pochi minuti da un destino feroce.
A piangerla, oggi, sono i genitori, la sorella e il compagno, con cui condivideva anche il lavoro. Una comunità intera, quella bresciana, si è stretta nel dolore. Molti la ricordano come una persona solare, seria, sempre disponibile, con una gentilezza discreta che non cercava applausi.
Cremazione a Ibiza e rimpatrio della salma
In accordo con la famiglia, la cremazione sarà eseguita direttamente a Ibiza, nei prossimi giorni. La salma resta attualmente a disposizione delle autorità spagnole per le pratiche necessarie, seguite dal consolato italiano di Barcellona. Il rientro in Italia avverrà non appena completate le formalità legali.
Una tragedia che interroga
La morte di Francesca riapre, inevitabilmente, la questione sull’efficienza dei soccorsi nei luoghi turistici durante l’alta stagione. È giusto aspettare così tanto per un’ambulanza, anche quando l’ospedale è a due chilometri? È un interrogativo che aleggia, doloroso, mentre la famiglia affronta il lutto.
Per ora resta il vuoto. E il ricordo di una giovane donna che stava solo tornando a casa.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






