Tra le montagne del Trentino, dove la coltivazione delle mele è parte del paesaggio e della cultura, la famiglia Melchiori ha trasformato una tradizione in un progetto ampio e coerente. Qui, dove il ritmo della natura detta le regole, si lavora la frutta con una filosofia che unisce rispetto per la terra e ricerca della qualità. Nel tempo, questa esperienza ha dato forma ad aceti, succhi, birre… e soprattutto, a un sidro di mela che oggi rappresenta uno dei tratti distintivi dell’azienda.
L’approccio è sempre rimasto lo stesso: partire da ciò che offre la terra, senza forzature. Valorizzare ogni ingrediente. Lavorarlo senza perdere le sue caratteristiche. Così, quello che può sembrare un prodotto semplice – come il sidro – diventa un racconto. Un’espressione liquida del territorio, fatta di scelte precise, di lavorazioni interne che seguono l’intera filiera, dalla raccolta alla bottiglia.
Leggi anche: Chi è Angharad Wood, ex compagna di Riccardo Scamarcio: età, figlia, ex marito, origini
Sidro di mela: freschezza, identità e rispetto per la materia prima
Il sidro prodotto dalla famiglia Melchiori nasce da mele coltivate in Val di Non, raccolte a piena maturazione e selezionate con cura. Non si utilizzano aromi aggiunti o concentrati, ma solo succo naturale, ottenuto dalla spremitura dell’intero frutto.
La fermentazione avviene in modo controllato, in autoclave, per mantenere fragranza e freschezza. Il risultato è un sidro leggero, frizzante, profumato, che conserva la personalità delle mele da cui proviene. Ogni passaggio avviene nello stabilimento di famiglia, che lavora solo mele fresche, senza semilavorati, garantendo tracciabilità totale e standard biologici certificati.
Tra le diverse referenze proposte, spiccano due etichette che raccontano due sfumature diverse della stessa anima: “Alpino” e “Dolomiti”. Il primo ha un carattere deciso, con un gusto più secco e definito, pensato per chi ama i sapori autentici e netti. Il secondo è più morbido, avvolgente, ideale per chi cerca equilibrio e bevibilità. Entrambi rappresentano due modi diversi di interpretare la mela, mantenendo sempre il filo diretto con il territorio da cui provengono.
Accanto a queste due referenze principali, esiste una gamma più ampia di sidri: versioni aromatizzate, varianti più leggere o speziate, perfette per chi ha voglia di esplorare nuovi equilibri, restando sempre fedeli alla qualità della materia prima.
Un sorso di montagna, un gesto consapevole
Dietro ogni bottiglia c’è il lavoro di una filiera corta, trasparente, radicata nel territorio. Il sidro Melchiori non cerca scorciatoie industriali: nasce in campagna e arriva in tavola passando per mani esperte, per piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza. Ogni dettaglio è curato: dalla raccolta alla fermentazione, dal formato alla presentazione finale.
Non è un prodotto da consumare distrattamente. È un invito a fermarsi, a sentire i profumi, a riconoscere la differenza tra il gusto costruito e quello vero. In un mondo dove tutto corre, il sidro dei Melchiori sceglie un’altra strada: quella dell’autenticità, della semplicità che nasce dalla conoscenza, della qualità che non ha bisogno di eccessi.
Un sorso di montagna, dunque, ma anche un gesto consapevole. Parliamo di una scelta di gusto che rispecchia un modo di vivere, fatto di attenzione, di rispetto per la natura e di orgoglio per ciò che nasce in casa, giorno dopo giorno, con coerenza e passione.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






