Lorenzo Sonego: chi è il suo allenatore?

Beatrice Verga

Chi è l'allenatore di Lorenzo Sonego?

Tra le stelle del tennis che, in questi giorni, si stanno cimentando sui campi di Wimbledon, Lorenzo Sonego, oggi impegnato contro Shelton in uno degli appuntamenti piĂą attesi del tabellone di Wimbledon, nei mesi scorsi ha fatto una scelta drastica per la sua carriera.

Dopo quasi due decenni di lavoro accanto a Gipo Arbino, ha infatti scelto un nuovo coach: oggi il suo allenatore è Fabio Colangelo, con un passato da tennista professionista (ha raggiunto il 415esimo posto nella classifica ATP come tennista singolo nel 2006).

Fabio Colangelo: il nuovo coach di Lorenzo Sonego

Ad annunciare il grande cambiamento nella carriera di Sonny, questo il soprannome del tennista torinese, ci ha pensato, nei mesi scorsi, Colangelo stesso, raggiunto dai giornalisti di Sky.

Classe 1981, ex giocatore professionista destrorso e con un passato da direttore tecnico della scuola di tennis il Circolo della Stampa Sporting di Torino, dove Sonego si allena da anni, è noto al grande pubblico pure come voce delle telecronache delle partite trasmesse su Sky ed Eurosport.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage, ha parlato della sua collaborazione con il tennista piemontese, specificando che ha avuto inizio nel 2024, con la richiesta di coprire solo una settimana della stagione.

Ha altresì parlato delle difficoltĂ  nel raccogliere il testimone del suo predecessore Gipo Arbino, definendo la scelta di Sonego di interrompere il percorso con lui, che lo ha portato a raggiungere la miglior posizione nel ranking mondiale, ossia la ventunesima, “complicata dal punto di vista personale”.

Sempre ai microfoni della testata napoletana, si è sbilanciato sugli obiettivi fisici e di crescita mentale che si è posto nel lavoro con il tennista e ha detto la sua sulla crescente popolarità del tennis, individuando, oltre ai pro, anche un contro importante.

Ha puntato il dito in particolare sul “tifo ignorante”, specificando di utilizzare il termine nel suo senso letterale e di chiamare in causa il punto di vista di chi “non sa e non conosce”.