In Italia, il turismo continua a cambiare. Negli ultimi anni si è fatto spazio un nuovo modo di viaggiare, più attento all’autenticità , al contatto con le persone e alla scoperta dei territori attraverso esperienze vere. In questo contesto è nata FIPTES, una realtà che lavora per dare forma e riconoscimento a chi opera nel mondo del turismo esperienziale.
La sigla sta per Federazione Italiana dei Professionisti del Trekkincittà e del Turismo Esperienziale. È un’associazione senza scopo di lucro, fondata nel 2022 e registrata secondo la legge 4/2013. L’idea che la guida è semplice: dare un’identità chiara a tutte quelle figure che, da anni, accompagnano turisti nei borghi, sui sentieri, nei luoghi meno conosciuti del nostro Paese, ma che non avevano ancora un profilo professionale definito.
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La nascita di Fiptes
FIPTES nasce proprio per questo. Offre percorsi di formazione, promuove standard condivisi e lavora per dare a queste persone una qualifica ufficiale. Per farlo, si avvale di Formatour, un ente formativo con cui collabora strettamente. Insieme hanno messo in piedi corsi strutturati e accessibili, pensati per chi vuole trasformare una passione in lavoro.
Tra le figure che si possono formare ci sono la Guida Esperta Trekkincittà , pensata per chi lavora nel contesto urbano o nei piccoli centri, e la Guida Ambientale Escursionistica Esperienziale, dedicata a chi opera in ambienti naturali. Entrambe le figure sono pensate per proporre esperienze a contatto diretto con il territorio, lontano dal turismo di massa.
Un altro profilo interessante è quello della Guida di Abilità Speciale. È una figura pensata per rendere accessibile l’esperienza turistica anche alle persone con disabilità . Non si tratta solo di una questione tecnica, ma di sensibilità : FIPTES crede che il turismo debba essere davvero per tutti, senza esclusioni.
I corsi
I corsi durano circa 300 ore e uniscono teoria e pratica. I partecipanti imparano a progettare percorsi, a gestire gruppi, a valorizzare il patrimonio locale. Una volta ottenuta la certificazione, possono inserirsi in un settore che oggi chiede sempre più competenze trasversali.
Per aiutare questi professionisti a farsi conoscere, è stata creata anche una piattaforma: www.trekkingexperience.net/. Qui è possibile pubblicare proposte di esperienze, raccontare i propri itinerari e mettersi in contatto con viaggiatori interessati. È uno strumento concreto per trasformare la formazione in lavoro.
Il turismo esperienziale, in fondo, si basa su qualcosa di semplice: far vivere, più che far vedere. Che si tratti di una camminata al tramonto, di un racconto orale in un paese dimenticato o di una giornata passata con artigiani locali, ciò che conta è l’incontro.
FIPTES parte da questo principio e lo traduce in un progetto formativo, riconoscibile e utile. In un momento in cui il turismo si interroga sul suo futuro, puntare sulle persone e sulle competenze sembra una delle risposte più solide.

Sono giornalista pubblicista laureata in letteratura e content manager con una grande passione per la scrittura






