La quinta edizione di The Voice Senior si è chiusa con un nome che ha conquistato tutti, dal primo ascolto fino allâultima nota della finale. A vincere è stata Patrizia Conte, cantante pugliese, 61 anni, con una vita intera dedicata alla musica.
Il pubblico lâha scelta. Ma prima ancora, lâha ascoltata davvero.
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Una voce che non si dimentica
Patrizia non è una principiante. Ă una donna che conosce il palco, che ha respirato musica per decenni. Ha insegnato canto, ha fatto jazz nei locali, ha cantato in Italia e allâestero. Ma davanti al pubblico televisivo, era una scoperta.
Durante la gara, ogni sua esibizione ha avuto un peso. Non ha mai cercato il colpo a effetto. Ha puntato dritto al cuore. E ci è arrivata.
Il percorso fino alla vittoria
Fin dallâaudizione, Gigi DâAlessio ha creduto in lei. Lâha scelta, lâha accompagnata, lâha spinta a dare il massimo. In finale, Patrizia ha battuto altre tre voci forti: Monica Bruno e Maura Susanna del team Arisa, e Graziella Marchesi, sua compagna di squadra.
Ma è bastata unâesibizione â una soltanto â per capire che non sarebbe stata una scelta tecnica. Sarebbe stata una scelta emotiva. E il televoto non ha avuto dubbi.
Le parole dopo il verdetto
Pochi istanti dopo lâannuncio, Patrizia non ha detto frasi da copione. Ha ringraziato, sĂŹ. Ma ha parlato soprattutto di gratidudine. Per il palco, per il pubblico, per la possibilitĂ di rimettersi in gioco.
Gigi DâAlessio, che con questa fa tre vittorie in cinque edizioni, aveva gli occhi lucidi:
âQuesta donna ha unâanima che canta anche quando sta zitta. Non serviva aggiungere niente.â
Una finale vera, senza eccessi
La puntata del 11 aprile è stata intensa, ma misurata. Niente effetti speciali, niente urla. Solo voci. Quelle vere, quelle che sanno aspettare.
E nel silenzio tra una nota e lâaltra, Patrizia Conte ha lasciato un segno.
Un segno che non si cancella con lo spegnersi delle luci in studio.
âHead Staffâ, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei piĂš affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






