Chi era Dario Scarpa: l’uomo morto a Sassari per aver ingerito una sostanza letale

Giorgia Tedesco

L’autopsia conferma l’ingestione fatale. Ma resta da chiarire se si tratti di un gesto volontario o di un intervento esterno. Com’è morto Dario Scarpa?

Il ritrovamento di Dario Scarpa

Dario Scarpa, 53 anni era originario di Usini. E’ morto dopo aver ingerito una sostanza caustica. A certificarlo è stato l’esito dell’autopsia. L’uomo era stato rinvenuto privo di vita alle prime luci dell’alba di venerdì scorso. Sul marciapiede di via Carlo Felice. Proprio a Sassari. E in circostanze ancora avvolte nel mistero.

L’autopsia della salma

L’esame autoptico, condotto stamani dal dottor Francesco Serra su incarico della sostituta procuratrice Lara Senatore, non ha però identificato con precisione la natura della sostanza letale.

Le indagini, condotte dagli investigatori della Squadra Mobile sotto la guida del dirigente Mecca, puntano ora a ricostruire come Scarpa sia arrivato ad ingerire il liquido corrosivo.

Suicidio, incidente o atto causato da terzi? Nessuno risulta attualmente indagato. L’analisi delle immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza ha permesso agli agenti di ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo.

Gli ultimi istanti di vita

Scarpa sarebbe arrivato sul posto attorno alle sei del mattino con la sua Mercedes. Apparentemente in buone condizioni. Dopo essere entrato in un edificio, ne è uscito circa quarantacinque minuti più tardi visibilmente instabile. Ha percorso pochi passi prima di accasciarsi sul marciapiede. Una chiamata partita dal cellulare dello stesso Scarpa ha allertato i soccorritori del 118. Che lo hanno trovato in arresto cardiaco.

Dalla bocca fuoriusciva una sostanza rossastra. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, però, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. In questura sono stati interrogati familiari e conoscenti. Oltre a un uomo che avrebbe conversato con lui poco prima del collasso. Le circostanze rimangono enigmatiche. Gli inquirenti sono ora chiamati a far luce sulla vicenda, determinando se dietro la tragica morte si celi un atto deliberato o il crudele corso del destino.